COME PARLARE AL TUO CRITICO INTERIORE
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Abbiamo tutti almeno due voci dentro di noi: una ci coccola, l’altra ci critica; una ci tira su, l’altra ci butta giù. Entrambe hanno un ruolo e una funzione utile: la prima ci porta auto-compassione e incoraggiamento, la seconda ci aiuta a riconoscere gli errori e a migliorarci. Però in alcuni di noi il Critico Interiore gioca un ruolo più importante, e non smette quasi mai di tirare freccette, biasimare, offendere, sottolineare errori o debolezze. E’ un personaggio forte e soverchiante, rispetto al Protettore, che è la parte che si prende cura, e ci dà forza e autostima.
Fortunatamente ci sono modi per ristabilire un equilibrio tra i due, ridimensionando il primo e rinforzando il secondo, e Rick Hanson e Forrest Hanson ci aiutano a capire come. Ecco i loro validi suggerimenti, su cui è molto utile lavorare con il supporto di un Coach.
1) Cerca di osservare come il Critico opera in te.Presta attenzione a ogni volta che “ti butti giù”, ogni piccola volta in cui minimizzi il tuo dolore o i tuoi bisogni o i tuoi diritti. Nota brevi espressioni abituali come “Chiunque ci sarebbe riuscito….” “Non riesci mai a essere perfetto” “Ecco hai sbagliato di nuovo!” “Non ci arrivi proprio”.Nota se ci sono espressioni che tu stesso ripeti a te stesso, che sottolineano l’ inadeguatezza e scoraggiano le speranze e i sogni.
2) Nota quando provi rabbia, sfiducia o disprezzo sproporzionati verso te stesso, e ascolta la voce interiore che ti critica.E quando la noti, salutala, con tenerezza: “Ciao Critico”, “Eccoti Critico”
3) Metti a fuoco come e quando questi atteggiamenti auto-critici si sono sviluppati in te, da giovane.Il tuo dialogo interiore, le parole che dici a te stesso, ti ricordano qualcuno? Erano le parole di un padre, di un insegnante, di un allenatore….? Senti le parole come venissero da fuori da te, in tutta la loro severità assoluta e dogmatica. Se inizi ad ascoltarle come se venissero da fuori di te, puoi cominciare a prenderne le distanze. Questo guardarti e ascoltarti da fuori inizia a placare la forza della voce del Critico.
4) Quando inizi a sentire la voce del Critico, accendi il tuo Protettore e usalo come rifugio e alleato. Tutti fin da piccoli abbiamo iniziato a nutrire la voce dell’ autovalorizzazione, a dirci "sei stato bravo!" oppure “dai che ce la fai”.
E' accaduto anche grazie ai complimenti degli amici, degli insegnanti, dei familiari.
Purtroppo in alcuni di noi quella voce non è diventata abbastanza forte, ma non è mai troppo tardi per scegliere di attivarla, e di tenerla accesa.
5) Pensa al tuo Comitato di ProtettoriImmagina di avere con te tutti i personaggi che per te sono fonte di supporto e saggezza. E possono essere pure personaggi di fantasia, protagonisti di film o libri, figure ispiranti . Per esempio, il tuo comitato interiore potrebbe includere moglie, figli, alcuni amici cari, Gandalf del Signore degli Anelli, Maestro Shifu di Kung Fu Panda.Fa ridere? Di sicuro fa sorridere: bene, è già un buon punto di partenza.
6) Discuti con il tuo Critico Interiore, con la ferma intenzione di vincere.Scrivi le frasi che il Critico ti rivolge , e accanto a ciascuna scrivine 2 o 3 credibili per contrastarle: anche il Comitato di Protettori può aiutarti a scriverle.
Dopo di che puoi scegliere di dare retta a queste frasi, invece che a quelle del Critico.
E puoi parlarci, con il tuo Critico! Io ho regolari e gustose conversazioni con la mia voce criticona, ad alta voce proprio!
Puoi contrastare le frasi del Critico contrapponendo altre "prove di realtà", e dicendo al tuo personaggio interno "Ti ringrazio del tuo contributo, che di sicuro ha una buona intenzione, ma adesso scelgo di ascoltare una voce diversa, perchè mi è più utile."
7) Annota le cose buone che fai nelle tue giornate. Ogni giorno a fine giornata scrivi tutti i piccoli o grandi successi che hai ottenuto, e annota le cose belle che ti sono capitate: i gesti di apprezzamento arrivati da altri, le gentilezze, gli aiuti.Questa pratica piano piano allenerà e rinforzerà il tuo Protettore, e ti allenerà a vedere il buono che c'è, in te e quello che ti circonda.E man mano che il Protettore prenderà forza, Il Critico avrà meno spazio.
www.giuliasirtori.com The Colours of Coaching
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Fortunatamente ci sono modi per ristabilire un equilibrio tra i due, ridimensionando il primo e rinforzando il secondo, e Rick Hanson e Forrest Hanson ci aiutano a capire come. Ecco i loro validi suggerimenti, su cui è molto utile lavorare con il supporto di un Coach.
1) Cerca di osservare come il Critico opera in te.Presta attenzione a ogni volta che “ti butti giù”, ogni piccola volta in cui minimizzi il tuo dolore o i tuoi bisogni o i tuoi diritti. Nota brevi espressioni abituali come “Chiunque ci sarebbe riuscito….” “Non riesci mai a essere perfetto” “Ecco hai sbagliato di nuovo!” “Non ci arrivi proprio”.Nota se ci sono espressioni che tu stesso ripeti a te stesso, che sottolineano l’ inadeguatezza e scoraggiano le speranze e i sogni.
2) Nota quando provi rabbia, sfiducia o disprezzo sproporzionati verso te stesso, e ascolta la voce interiore che ti critica.E quando la noti, salutala, con tenerezza: “Ciao Critico”, “Eccoti Critico”
3) Metti a fuoco come e quando questi atteggiamenti auto-critici si sono sviluppati in te, da giovane.Il tuo dialogo interiore, le parole che dici a te stesso, ti ricordano qualcuno? Erano le parole di un padre, di un insegnante, di un allenatore….? Senti le parole come venissero da fuori da te, in tutta la loro severità assoluta e dogmatica. Se inizi ad ascoltarle come se venissero da fuori di te, puoi cominciare a prenderne le distanze. Questo guardarti e ascoltarti da fuori inizia a placare la forza della voce del Critico.
4) Quando inizi a sentire la voce del Critico, accendi il tuo Protettore e usalo come rifugio e alleato. Tutti fin da piccoli abbiamo iniziato a nutrire la voce dell’ autovalorizzazione, a dirci "sei stato bravo!" oppure “dai che ce la fai”.
E' accaduto anche grazie ai complimenti degli amici, degli insegnanti, dei familiari.
Purtroppo in alcuni di noi quella voce non è diventata abbastanza forte, ma non è mai troppo tardi per scegliere di attivarla, e di tenerla accesa.
5) Pensa al tuo Comitato di ProtettoriImmagina di avere con te tutti i personaggi che per te sono fonte di supporto e saggezza. E possono essere pure personaggi di fantasia, protagonisti di film o libri, figure ispiranti . Per esempio, il tuo comitato interiore potrebbe includere moglie, figli, alcuni amici cari, Gandalf del Signore degli Anelli, Maestro Shifu di Kung Fu Panda.Fa ridere? Di sicuro fa sorridere: bene, è già un buon punto di partenza.
6) Discuti con il tuo Critico Interiore, con la ferma intenzione di vincere.Scrivi le frasi che il Critico ti rivolge , e accanto a ciascuna scrivine 2 o 3 credibili per contrastarle: anche il Comitato di Protettori può aiutarti a scriverle.
Dopo di che puoi scegliere di dare retta a queste frasi, invece che a quelle del Critico.
E puoi parlarci, con il tuo Critico! Io ho regolari e gustose conversazioni con la mia voce criticona, ad alta voce proprio!
Puoi contrastare le frasi del Critico contrapponendo altre "prove di realtà", e dicendo al tuo personaggio interno "Ti ringrazio del tuo contributo, che di sicuro ha una buona intenzione, ma adesso scelgo di ascoltare una voce diversa, perchè mi è più utile."
7) Annota le cose buone che fai nelle tue giornate. Ogni giorno a fine giornata scrivi tutti i piccoli o grandi successi che hai ottenuto, e annota le cose belle che ti sono capitate: i gesti di apprezzamento arrivati da altri, le gentilezze, gli aiuti.Questa pratica piano piano allenerà e rinforzerà il tuo Protettore, e ti allenerà a vedere il buono che c'è, in te e quello che ti circonda.E man mano che il Protettore prenderà forza, Il Critico avrà meno spazio.
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