IL POTERE DEL GUARDARE IL BUONO OGNI GIORNO
www.pexels.com - samuel silitonga
Dewitt Jones è un celebre fotografo del National Geographic, che ha viaggiato in tutto il mondo e ha sviluppato una filosofia di vita molto semplice e molto profonda: una visione che può veramente cambiare il modo in cui affrontiamo ogni giornata, riducendo ansia e stress inutili, e scegliendo il meglio per noi.
La filosofia di Dewitt si sintetizza nella frase “Celebrate what's right with the World”, che dà il titolo a un video di 22' molto emozionante e di grande ispirazione, che so praticamente a memoria :-)
Il video è disponibile gratuitamente sul suo sito, anche se non esiste con i sottotitoli in italiano.Ci invita ad un allenamento quotidiano della capacità di vedere il buono, girare in positivo ciò che sembra non esserlo, cercare l’utile e il bello in ciò che ci capita, anche se non è quello che ci aspettavamo, anche se non è come lo avevamo immaginato e progettato.E’ un allenamento costante della parte di noi capace di incuriosirsi e stupirsi di fronte alle cose. Buona Visione e Buone riflessioni!
Ecco i messaggi chiave del video
Più io celebravo la bellezza del mondo, più mi rendevo conto di un conflitto crescente dentro di me: il conflitto tra il paradigma del Geographic e la visione del mondo che mi era stata insegnata da bambino, la legge della giungla: "O mangi o sei mangiato. Se io vinco tu perdi. Chi arriva secondo è il primo dei perdenti". Viviamo quotidianamente secondo quel paradigma: un mondo basato sulla paura, sulla scarsità e sulla competizione. E’ vero se scegli di crederci. Ma non era quello che la natura mostrava a me. La natura mi mostrava una bellezza incredibile, che diceva “Hey, hey sono qui …” Era sempre lì, se io ero aperto abbastanza da vederla. Quanto scegliamo di vedere queste possibilità? Quanto crediamo che ci siano davvero?
Alcuni di noi sono molto competitivi , altri sono pieni di sfiducia verso gli altri esseri umani o verso il mondo. Dewitt Jones non ci dice di girare sorridenti e con l'anello al naso, nè di essere sprovveduti e ingenui. Ci invita però a leggere la vita come un caleidoscopio di possibilità, e a mettere in discussione le nostre convinzioni sul giusto e lo sbagliato, sul successo e l'insuccesso, sulla fortuna e la sfiga....C'è un posto per ognuno di noi. C'è il modo di realizzare desideri e persino sogni. Se mi concentro su quello che non va, su quello che manca, su quello che non è come qualcuno dice che dovrebbe essere, non mi muoverò mai dalla mia "mattonella", non sperimenterò mai, non resterò mai sorpreso.
Conoscete la massima “non ci credo finchè non lo vedo”? In realtà , più fotografavo per il Geographic, più mi rendevo conto che era esattamente il contrario.La massima giusta in realtà è “ finchè non ci credo, non lo vedrò”.
Spesso andiamo incontro alle situazioni e alle persone con timore, resistenza, dubbio, sfiducia, pregiudizio. Dovrà essere la situazione o la persona a dimostrarmi che posso fidarmi, che ci sono le condizioni per lavorare bene. Io resto in attesa. In realtà, finchè io non decido di crederci, di abbassare le difese, di dare fiducia prima di avere prove e conferme, spesso nulla accade.
Se sono aperto alle cose buone che possono apparire, le vedrò arrivare. Se sono chiuso nel pregiudizio o nella paura, difficilmente qualcosa sarà capace di stupirmi.
Mi ricordo una volta nelle Selkirk Mountains del British Columbia. Arrivai in uno straordinario campo di denti di leone ma non ero molto concentrato, e cominciai a dire: “Boh, la luce non è giusta, torno domani” Domani divennero settimane, e quando tornai lì…..le bocche di leone non c’erano più. Trovai dei soffioni al loro posto. Non era quello che avevo in mente, e stavo per andarmene, poi una vocina dentro di me disse: “Dai , Dewitt, cosa c’è qui da celebrare? So che non è come avresti voluto, ma cosa c’èdi bello in questa situazione? Che possibilità ci sono?” Prima di rendermene conto ero in mezzo ai soffioni, guardavo soffioni da ogni possibile angolatura …quando … Eccola! Era lì. La fotografia perfetta! Come se fosse sempre stata lì ad aspettarmi.
Tante volte le cose non vanno come noi vorremmo, restiamo delusi dalle circostanze o dalle persone. Tante volte entriamo in un incarico, o iniziamo un viaggio, programmando tutto esattamente come lo vogliamo, e non troviamo quello che ci aspettavamo, dobbiamo rivedere i nostri piani.
Ecco, se in quei momenti, invece che lamentarci o ostinarci a riportare le cose a come le volevamo, se ci allenassimo a chiederci: "cosa c'è qui da celebrare?" "cosa c'è qui di utile? di buono? di positivo?
La giusta visione ci mantiene aperti alle possibilità, ci dà energia….e ci rende più capaci di accettare il cambiamento . Come fotografo prego di avere il cambiamento. Supplico il tempo, il vento, la luce, di fare il loro lavoro . Lo status quo rende le foto noiose e ripetitive.In effetti ho cominciato a vedere che ciò che così spesso ci spaventa oggi, la straordinaria curva di cambiamento che viviamo ---in realtà è un alleato
Se si guarda dalla giusta prospettiva non si tratta di una curva di cambiamento, ma di una curva di possibilità.So dalla mia esperienza di fotografo che è così. Il cambiamento è possibilità.E I tempi di maggior cambiamento offrono le più ampie potenzialità. In realtà viviamo su una curva accelerata di possibilità.
Questa riflessione costruisce su quella precedente, e va oltre. Non parliamo più solo di contrattempi o delusioni, ma parliamo di cambiamento improvviso, imprevisto e imposto.
Ma il principio per affrontarlo, è simile a quanto dicevamo prima: che possibilità offre questo cambiamento? cosa posso imparare? che risorsa mi fa allenare? cosa mi permette di diventare?Che persona sarò se sono capace di gestirlo? in che modo mi permette di diventare una versione migliore di me stesso?
Mi sono reso conto che, se volevo ambire ad un livello superiore nella mia vita, dovevo dedicare del tempo non solo alla mia attività, ma anche a me stesso.E questo è molto più difficile: almeno lo è stato per me. Scoprire chi ero realmente ed essere a mio agio con me stesso era molto più faticoso che fare fotografie .Eppure sapevo che era quella la chiave per passare da belle foto a foto eccezionali.Quello era il limite che dovevo superare. Il confine tra successo e significatoLa linea sottile tra essere il migliore al mondo ed essere il migliore PER il mondo
Questa riflessione è forse la più alta e difficile del video, e attiene allo scoprire il nostro "why".Possiamo fare qualunque lavoro, dal più umile al più altisonante, ma non è quello che facciamo che dà un senso alla nostra vita: è perchè lo facciamo, e come lo facciamo.
Chi decidiamo di essere? cosa vogliamo lasciare? come vogliamo essere ricordati? cosa portiamo agli altri? che talenti e qualità esprimiamo mentre lavoriamo? che senso ha tutto questo?
Dare un senso a noi stessi, al nostro stare al mondo, un senso che sia utile per noi e per gli altri, è una grande conquista, ed è la cosa che ci dà più forza contro le avversità.
Sapere chi siamo, "what we stand for", i valori chiave che ci guidano, il contributo che vogliamo portare, ci permette di affrontare la fatica e la paura, di gestire l'ansia e lo stress.
Una volta fotografai gli Highland Games in Scozia per la campagna pubblicitaria del Dewar’s Scotch Whiskey. Stavo fotografando questi omoni che lanciavano pesi in ogni direzione , ed era tutto molto divertente, eppure non riuscivo a togliere gli occhi dal giudice, un omone grande e grosso col cappotto. Volli andarlo a conoscere. Si chiamava Henry.
Gli domandai: “Tu l’hai mai fatto prima? Sei più grosso di tutti gli altri.” Mi disse: “Certo! Sono stato il Campione di Scozia per molti anni”. Allora gli chiesi “E ora cosa fai?” Rispose: “Sono un agricoltore. Ero un agricoltore prima, e lo sono tuttora” . Mi diede la possibilità di fargli visita il giorno dopo, così radunai tutta la troupe e la portai da lui. Ne uscirono delle foto meravigliose, che decidemmo poi di utilizzare per la campagna di Dewar's.
Le foto che scattammo quel giorno divennero una campagna stampa pluripremiata, ma non mi importava. Il mio premio era stato conoscere Henry.
Non mi interessava nemmeno di essere pagato per lo shooting. Quel giorno per me era successo qualcosa di molto più importante: avevo conosciuto una persona eccezionale nella sua semplicità.
Questo episodio ancora poggia sulla capacità di restare aperti alle possibilità, di essere curiosi, di essere interessati alle persone.
E di tenere accese le antenne per tutto quello di sorprendente e inatteso che la vita può portare "be prepared to be amazed!".
In fondo è la condizione base per non annoiarsi mai, per far sì che quello che facciamo non sia mai ripetitivo.
Un paio d’anni più tardi , quando tornammo in Scozia, andammo a trovare Henry, e lui ci mostrò la pubblicità del Dewar's Scotch incorniciata e appesa sul muro.Girò la cornice e vidi un’enorme quantità di firme che coprivano il retro . Di fronte ai mio sguardo interrogativo Henry disse: “Ragazzo, avete utilizzato questa campagna in tutto il mondo , e tutte le persone che conosco, dalla Nuova Zelanda, all’ Australia, agli Stati Uniti l’hanno vista e mi hanno chiamato per chiedermi se ero proprio io.E così,grazie a questa pubblicità, siamo riusciti a organizzare il primo Raduno del Clan Gray in più di 200 anni!”
Non sai mai cosa succede quando restituisci quel che hai ricevuto.Devi solo farlo e avere fiducia.Quando sei aperto alle possibilità, succedono cose incredibili. Perchè il mondo è un posto sorprendente. "
Quest'ultimo messaggio è per me il più commovente del video, infatti ogni volta, immancabilmente, arrivati a questo punto, va a finire che piango.
Quello che fai torna indietro.
Quello che lasci non viene dimenticato.
Le persone sono importanti, e sono una ricchezza immensa della vita.
E tenere accesi i rapporti, coltivarli, pur nella distanza, nelle difficoltà e diversità degli stili di vita, è forse la cosa più grande che possiamo fare.
Perchè sulla nostra tomba nessuno penserà a quanti soldi abbiamo fatto o quali titoli abbiamo conquistato.
L'affetto che avremo dato e lasciato dietro di noi sarà la nostra eredità, vivrà per sempre, e darà frutti.
Guarda il Video Celebrate what's right with the world"
www.giuliasirtori.com The Colours of Coaching#coaching #vedereilbuono #positività #vision #cosebelle #cambiamento #possibilità #convinzionipotenzianti #credere #celebrate #appreciate #stress #ansia @dewittjones #resilienza #resilience
La filosofia di Dewitt si sintetizza nella frase “Celebrate what's right with the World”, che dà il titolo a un video di 22' molto emozionante e di grande ispirazione, che so praticamente a memoria :-)
Il video è disponibile gratuitamente sul suo sito, anche se non esiste con i sottotitoli in italiano.Ci invita ad un allenamento quotidiano della capacità di vedere il buono, girare in positivo ciò che sembra non esserlo, cercare l’utile e il bello in ciò che ci capita, anche se non è quello che ci aspettavamo, anche se non è come lo avevamo immaginato e progettato.E’ un allenamento costante della parte di noi capace di incuriosirsi e stupirsi di fronte alle cose. Buona Visione e Buone riflessioni!
Ecco i messaggi chiave del video
Più io celebravo la bellezza del mondo, più mi rendevo conto di un conflitto crescente dentro di me: il conflitto tra il paradigma del Geographic e la visione del mondo che mi era stata insegnata da bambino, la legge della giungla: "O mangi o sei mangiato. Se io vinco tu perdi. Chi arriva secondo è il primo dei perdenti". Viviamo quotidianamente secondo quel paradigma: un mondo basato sulla paura, sulla scarsità e sulla competizione. E’ vero se scegli di crederci. Ma non era quello che la natura mostrava a me. La natura mi mostrava una bellezza incredibile, che diceva “Hey, hey sono qui …” Era sempre lì, se io ero aperto abbastanza da vederla. Quanto scegliamo di vedere queste possibilità? Quanto crediamo che ci siano davvero?
Alcuni di noi sono molto competitivi , altri sono pieni di sfiducia verso gli altri esseri umani o verso il mondo. Dewitt Jones non ci dice di girare sorridenti e con l'anello al naso, nè di essere sprovveduti e ingenui. Ci invita però a leggere la vita come un caleidoscopio di possibilità, e a mettere in discussione le nostre convinzioni sul giusto e lo sbagliato, sul successo e l'insuccesso, sulla fortuna e la sfiga....C'è un posto per ognuno di noi. C'è il modo di realizzare desideri e persino sogni. Se mi concentro su quello che non va, su quello che manca, su quello che non è come qualcuno dice che dovrebbe essere, non mi muoverò mai dalla mia "mattonella", non sperimenterò mai, non resterò mai sorpreso.
Conoscete la massima “non ci credo finchè non lo vedo”? In realtà , più fotografavo per il Geographic, più mi rendevo conto che era esattamente il contrario.La massima giusta in realtà è “ finchè non ci credo, non lo vedrò”.
Spesso andiamo incontro alle situazioni e alle persone con timore, resistenza, dubbio, sfiducia, pregiudizio. Dovrà essere la situazione o la persona a dimostrarmi che posso fidarmi, che ci sono le condizioni per lavorare bene. Io resto in attesa. In realtà, finchè io non decido di crederci, di abbassare le difese, di dare fiducia prima di avere prove e conferme, spesso nulla accade.
Se sono aperto alle cose buone che possono apparire, le vedrò arrivare. Se sono chiuso nel pregiudizio o nella paura, difficilmente qualcosa sarà capace di stupirmi.
Mi ricordo una volta nelle Selkirk Mountains del British Columbia. Arrivai in uno straordinario campo di denti di leone ma non ero molto concentrato, e cominciai a dire: “Boh, la luce non è giusta, torno domani” Domani divennero settimane, e quando tornai lì…..le bocche di leone non c’erano più. Trovai dei soffioni al loro posto. Non era quello che avevo in mente, e stavo per andarmene, poi una vocina dentro di me disse: “Dai , Dewitt, cosa c’è qui da celebrare? So che non è come avresti voluto, ma cosa c’èdi bello in questa situazione? Che possibilità ci sono?” Prima di rendermene conto ero in mezzo ai soffioni, guardavo soffioni da ogni possibile angolatura …quando … Eccola! Era lì. La fotografia perfetta! Come se fosse sempre stata lì ad aspettarmi.
Tante volte le cose non vanno come noi vorremmo, restiamo delusi dalle circostanze o dalle persone. Tante volte entriamo in un incarico, o iniziamo un viaggio, programmando tutto esattamente come lo vogliamo, e non troviamo quello che ci aspettavamo, dobbiamo rivedere i nostri piani.
Ecco, se in quei momenti, invece che lamentarci o ostinarci a riportare le cose a come le volevamo, se ci allenassimo a chiederci: "cosa c'è qui da celebrare?" "cosa c'è qui di utile? di buono? di positivo?
La giusta visione ci mantiene aperti alle possibilità, ci dà energia….e ci rende più capaci di accettare il cambiamento . Come fotografo prego di avere il cambiamento. Supplico il tempo, il vento, la luce, di fare il loro lavoro . Lo status quo rende le foto noiose e ripetitive.In effetti ho cominciato a vedere che ciò che così spesso ci spaventa oggi, la straordinaria curva di cambiamento che viviamo ---in realtà è un alleato
Se si guarda dalla giusta prospettiva non si tratta di una curva di cambiamento, ma di una curva di possibilità.So dalla mia esperienza di fotografo che è così. Il cambiamento è possibilità.E I tempi di maggior cambiamento offrono le più ampie potenzialità. In realtà viviamo su una curva accelerata di possibilità.
Questa riflessione costruisce su quella precedente, e va oltre. Non parliamo più solo di contrattempi o delusioni, ma parliamo di cambiamento improvviso, imprevisto e imposto.
Ma il principio per affrontarlo, è simile a quanto dicevamo prima: che possibilità offre questo cambiamento? cosa posso imparare? che risorsa mi fa allenare? cosa mi permette di diventare?Che persona sarò se sono capace di gestirlo? in che modo mi permette di diventare una versione migliore di me stesso?
Mi sono reso conto che, se volevo ambire ad un livello superiore nella mia vita, dovevo dedicare del tempo non solo alla mia attività, ma anche a me stesso.E questo è molto più difficile: almeno lo è stato per me. Scoprire chi ero realmente ed essere a mio agio con me stesso era molto più faticoso che fare fotografie .Eppure sapevo che era quella la chiave per passare da belle foto a foto eccezionali.Quello era il limite che dovevo superare. Il confine tra successo e significatoLa linea sottile tra essere il migliore al mondo ed essere il migliore PER il mondo
Questa riflessione è forse la più alta e difficile del video, e attiene allo scoprire il nostro "why".Possiamo fare qualunque lavoro, dal più umile al più altisonante, ma non è quello che facciamo che dà un senso alla nostra vita: è perchè lo facciamo, e come lo facciamo.
Chi decidiamo di essere? cosa vogliamo lasciare? come vogliamo essere ricordati? cosa portiamo agli altri? che talenti e qualità esprimiamo mentre lavoriamo? che senso ha tutto questo?
Dare un senso a noi stessi, al nostro stare al mondo, un senso che sia utile per noi e per gli altri, è una grande conquista, ed è la cosa che ci dà più forza contro le avversità.
Sapere chi siamo, "what we stand for", i valori chiave che ci guidano, il contributo che vogliamo portare, ci permette di affrontare la fatica e la paura, di gestire l'ansia e lo stress.
Una volta fotografai gli Highland Games in Scozia per la campagna pubblicitaria del Dewar’s Scotch Whiskey. Stavo fotografando questi omoni che lanciavano pesi in ogni direzione , ed era tutto molto divertente, eppure non riuscivo a togliere gli occhi dal giudice, un omone grande e grosso col cappotto. Volli andarlo a conoscere. Si chiamava Henry.
Gli domandai: “Tu l’hai mai fatto prima? Sei più grosso di tutti gli altri.” Mi disse: “Certo! Sono stato il Campione di Scozia per molti anni”. Allora gli chiesi “E ora cosa fai?” Rispose: “Sono un agricoltore. Ero un agricoltore prima, e lo sono tuttora” . Mi diede la possibilità di fargli visita il giorno dopo, così radunai tutta la troupe e la portai da lui. Ne uscirono delle foto meravigliose, che decidemmo poi di utilizzare per la campagna di Dewar's.
Le foto che scattammo quel giorno divennero una campagna stampa pluripremiata, ma non mi importava. Il mio premio era stato conoscere Henry.
Non mi interessava nemmeno di essere pagato per lo shooting. Quel giorno per me era successo qualcosa di molto più importante: avevo conosciuto una persona eccezionale nella sua semplicità.
Questo episodio ancora poggia sulla capacità di restare aperti alle possibilità, di essere curiosi, di essere interessati alle persone.
E di tenere accese le antenne per tutto quello di sorprendente e inatteso che la vita può portare "be prepared to be amazed!".
In fondo è la condizione base per non annoiarsi mai, per far sì che quello che facciamo non sia mai ripetitivo.
Un paio d’anni più tardi , quando tornammo in Scozia, andammo a trovare Henry, e lui ci mostrò la pubblicità del Dewar's Scotch incorniciata e appesa sul muro.Girò la cornice e vidi un’enorme quantità di firme che coprivano il retro . Di fronte ai mio sguardo interrogativo Henry disse: “Ragazzo, avete utilizzato questa campagna in tutto il mondo , e tutte le persone che conosco, dalla Nuova Zelanda, all’ Australia, agli Stati Uniti l’hanno vista e mi hanno chiamato per chiedermi se ero proprio io.E così,grazie a questa pubblicità, siamo riusciti a organizzare il primo Raduno del Clan Gray in più di 200 anni!”
Non sai mai cosa succede quando restituisci quel che hai ricevuto.Devi solo farlo e avere fiducia.Quando sei aperto alle possibilità, succedono cose incredibili. Perchè il mondo è un posto sorprendente. "
Quest'ultimo messaggio è per me il più commovente del video, infatti ogni volta, immancabilmente, arrivati a questo punto, va a finire che piango.
Quello che fai torna indietro.
Quello che lasci non viene dimenticato.
Le persone sono importanti, e sono una ricchezza immensa della vita.
E tenere accesi i rapporti, coltivarli, pur nella distanza, nelle difficoltà e diversità degli stili di vita, è forse la cosa più grande che possiamo fare.
Perchè sulla nostra tomba nessuno penserà a quanti soldi abbiamo fatto o quali titoli abbiamo conquistato.
L'affetto che avremo dato e lasciato dietro di noi sarà la nostra eredità, vivrà per sempre, e darà frutti.
Guarda il Video Celebrate what's right with the world"
www.giuliasirtori.com The Colours of Coaching#coaching #vedereilbuono #positività #vision #cosebelle #cambiamento #possibilità #convinzionipotenzianti #credere #celebrate #appreciate #stress #ansia @dewittjones #resilienza #resilience