FESTEGGIARE AIUTA A CAMBIARE

www.pexels.com - andrea piacquadio
Non bastano 21 giorni per cambiare un'abitudine, dice lo psicologo BJ Fogg, ideatore del metodo "Tiny Habits".  Non dobbiamo lasciarci ingannare da alcuni articoli che semplificano troppo la complessa macchina del cervello umano.  21 giorni potrebbero essere pochi, ma anche troppi, perchè il cuore della faccenda non sono i giorni, ma l'emozione legata ad un'azione.Spesso ciò che serve è un’emozione buona, una dose di "celebration" .
Celebrare è un ottimo modo per rafforzare i piccoli cambiamenti, e spianare la strada per quelli grandi.

Nel suo lavoro di ricerca, il dottor Fogg ha scoperto che gli adulti hanno molti modi per dire a se stessi “ho fatto un pessimo lavoro” , mentre hanno pochissimi modi per dirsi “sono stato bravo". Ci concentriamo solo sulle nostre mancanze, giorno dopo giorno, anno dopo anno: non c'è da stupirsi se molti di noi non sono equipaggiati alla perseveranza e al coraggio,e se abbiamo così bisogno della troppo rara approvazione degli altri per darci il permesso di sentirci "a posto".
Invece c’è un super-potere, alla portata di tutti, che permette di cambiare le nostre abitudini -  e in ultima analisi la nostra vita - in una condizione di benessere.Sentirsi bene è una parte vitale del processo di cambiamento, e questa sensazione positiva si crea attraverso la tecnica della " celebrazione."Quando si festeggia, si crea una sensazione di gioia, che "fissa" la nuova abitudine al cervello. La celebrazione è una tecnica utile sia per il cambiamento di un singolo comportamento sia, per una ristrutturazione più profonda del nostro modo di vivere.
Il dottor Fogg ci fa un esempio piccolo, curioso e tenero di come lui stesso scoprì il potere del “celebrare”. Cercava di adottare l’abitudine di usare il filo interdentale, ed era in un momento della vita in cui era pesantemente sotto stress per gravi problemi lavorativi e familiari . A causa di quegli eventi non dormiva bene da settimane. Una mattina presto, dopo una notte particolarmente brutta, prese il filo interdentale e si mise a pulire un dente. E dopo averlo fatto, pensò: “Beh, anche se tutto dovesse andare storto oggi, non sono un fallimento totale: almeno ho pulito per bene un dente.Sorrise davanti allo specchio, e disse sussurrando "Vittoria!” .  E dopo averlo fatto, sentì qualcosa di diverso. Qualcosa era cambiato. Era come se uno spazio caldo si fosse aperto nel suo petto, laddove prima c'era una morsa stretta e dura. Si sentì più calmo, e anche più energizzato. E questo gli fece venire voglia di sentirsi così di nuovo.  Ma poi temette di essere improvvisamente impazzito: con tutto quello che stava capitando, lui si sentiva bene per aver pulito col filo interdentale un dente? Se non fosse stato uno scienziato infinitamente curioso sulla natura umana, si sarebbe dato dello scemo, e sarebbe tornato ai suoi dolori.Invece si chiese "Come ha fatto il filo interdentale a farmi sentire meglio? Era il filo interdentale? O il fatto che ho detto Vittoria!? O è stato il sorridere?Allora ci riprovò quella sera stessa: pulì un dente, sorrise nello specchio, e disse Vittoria!Nei giorni che seguirono, molti dei quali ancora molto difficili, continuò a usare il filo interdentale e a proclamare la vittoria. Non importava che altro stesse succedendo, riusciva a creare un momento ogni giorno in cui si sentiva bene. E questo in sé era già notevole!
Insegnando alla gente il comportamento umano, il professor Fogg riduce tutto a quattro parole: LE EMOZIONI CREANO ABITUDINI. Non bastano le ripetizioni. Non basta la frequenza. Prima di tutto servono le emozioni.Quando si progetta di cambiare un’abitudine— per se stessi o per qualcun altro — si devono progettare e proiettare delle emozioni positive. E festeggiare è il modo migliore per creare emozioni positive: gratis, veloce, facile, alla portata di tutti. Festeggiare è il fertilizzante delle abitudini. Ogni celebrazione rafforza le radici di uno specifico comportamento, e l'accumulo di celebrazioni nel tempo fertilizza l'intera nostra persona. Coltivando sentimenti di successo e di fiducia, rendiamo il terreno più invitante e nutriente per qualunque nuovo seme vorremo piantare.
Ci sono 3 diversi momenti in cui Fogg ci consiglia di celebrare, per garantirci di creare una nuova abitudine solida#1. il momento in cui ci ricordiamo di fare una certa cosa#2. mentre la stiamo facendo#3. subito dopo averla fatta.
La celebrazione deve esprimersi in modo rotondo, con parole e piccoli gesti insieme.
Potresti dire  "Si'!"  stringendo il pugno, oppure facendo un grande sorriso, oppure allargando le braccia verso il cielo se potete.
Dipende da qual è il tuo personale modo di celebrare i successi e le cose che vanno per il verso giusto. 
Come lo fai abitualmente? Non lo sai?Se ti aiuta, immaginati in questi tre scenari, e renditi conto di cosa fai: non pensare troppo, non sovra-analizzare.
Scenario # 1
Ti candidi per il lavoro dei tuoi sogni. Superi il processo di selezione fino all'intervista finale. Il responsabile del personale ti dice, "le invieremo una mail con la nostra decisione" . La mattina dopo, l'email dell' HR manager è lì che ti aspetta. La apri, e la prima parola che leggi è: "Congratulazioni!". Cosa fai in quel momento?
Scenario # 2
Sei seduto alla scrivania. Hai un pezzo di carta da buttare, e il cestino è nell'angolo più lontano della stanza. Decidi di appallottolare il foglio e lanciarlo. Tiri. La palla sale e poi, puff, cade nel cestino – colpo perfetto. Cosa fai in quel momento?
Scenario # 3
La tua squadra gioca la finale di Champions. Il risultato è in parità, e allo scadere del novantesimo la tua squadra segna e vince. Cosa fai in quel momento?Ecco, sono certa che hai individuato il tuo particolare e personale modo di festeggiare un successo, piccolo o grande che sia.
Ora, supponi di avere deciso di adottare la piccola nuova abitudinedi appendere le chiavi in un punto quando rientri in casa, per ritrovarle quando dovrai uscire.Quello che Fogg ti invita a fare è celebrare, alla tua maniera, in 3 diversi momenti:Momento # 1. Quando il cervello si ricorderà di adottare la tua nuova abitudine. Entri dalla porta dopo il lavoro, e mentre metti giù la borsa, il pensiero di appendere le chiavi si affaccia, e tu appendi le chiavi: ecco, festeggia! Momento # 2. Quando stai effettivamente agendo secondo la tua nuova abitudine.In quel momento Fogg ci invita a connetterci col senso di quella nuova pratica. Per esempio. mentre appoggiamo le chiavi potremmo vederci nel futuro, la mattina dopo, che in un battibaleno usciamo di casa prendendo al volo le chiavi che stanno dove dovevano stare: sensazione piacevole, rassicurante, entusiasmante.Celebra quel momento con gioia e soddisfazione!Momento # 3. Dopo che hai appeso le chiavi
Festeggia un’ultima volta. Celebra il fatto di avercela fatta!  Ogni piccolo successo merita di essere notato e onorato, perché piano piano il cervello associerà quel gesto a qualcosa di bello, piacevole e gioioso, e la nuova abitudine si instaurerà in modo solido nelle connessioni neuronali.


Il professor Fogg chiama questa sensazione di benessere legata al successo “Shine”.Ci si sente brillare quando si supera un esame. Ci si sente brillare quando si fa una grande presentazione e la gente applaude alla fine. Ci si sente brillare quando si annusa il profumo del piatto che abbiamo cucinato uscire dal forno.
Prova! Sperimenta! Potresti restare sorpreso da quanto velocemente potrai adottare un nuovo comportamento, se tieni viva l' attenzione, e celebri con costanza . 
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