RIPARTIRE DOPO UN INSUCCESSO SUL LAVORO

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Quando subiamo uno stop professionale è comune sentire una specie di "perdita di identità": chi siamo? ce la faremo? cosa possiamo fare?
Quello che di certo
possiamo fare è scegliere come affrontare quei momenti: crogiolarsi nel dispiacere non serve - anche se un po' di tempo per leccarsi le ferite fa bene - usarli come un'occasione di riscatto è l'approccio più utile e potente.

Ci sono molti “fallimenti famosi" nella storia, che hanno dato il là a clamorosi riscatti. Elvis Presley aveva una C al corso di musica al liceo, e gli era stato detto che non sapeva cantare. Walt Disney era stato licenziato da un giornale perché "mancava di immaginazione" e "non aveva idee originali". Oprah Winfrey era stata licenziata dal suo lavoro di conduttrice perchè "non era adatta per la televisione". Tutte queste persone hanno preso le botte e hanno reagito. Non si sono lasciate definire dagli altri. Si sono definite da sole.
Nell'affrontare le fatiche, gli insuccessi o i passi falsi sul lavoro, ci può venire in aiuto il libro di Fawn Germer: Coming Back: How to Win the Job You Want When You've Lost the Job You Need. Germer, celebre reporter investigativo candidato al Pulitzer, distilla per noi le sue 4 preziose "regole".

1. Allena la tua menteImpara a riconoscere quando stai scivolando nella modalità "pensiero catastrofico" . E reagisci. Una volta perso il lavoro la mente potrebbe avvitarsi in pensieri negativi tipo: “Sto spendendo i miei risparmi. Finirò i soldi. Non troverò mai lavoro. Dovrò andare a fare la cassiera al supermercato. E forse il supermercato nemmeno mi assumerà. E poi comunque lo stipendio non sarà sufficiente per sfamare la mia famiglia. Finiremo sotto i ponti. .etc etcPotresti prendertela con te stess* perché non hai visto arrivare questa situazione, o perchè avresti potuto fare di più per prevenirla.Potresti pensare che gli altri stiano ridendo di te. Potresti passare le tue giornate costantemente arrabbiato o triste o preoccupato. C'è per caso una sola di queste cose che ti pare utile? Direi di no, vero?
Appena ti accorgi che il loop parte:
- fermati, raddrizza le spalle, respira
- stoppa il pensiero sabotante, e sostituiscilo con pensieri più utili e ragionevoli, come per esempio "
Non è finita, il futuro è davanti a me, ora mi metto in moto"
Cosa cambia se lo fai? Riesci a crederci? Credici! Ogni volta di più. Costruisci una visione più positiva di te e del futuro.
2. Mettiti in Azione!Un modo molto efficace per disinnescare le preoccupazioni è fare esercizio fisico. Molti studi confermano che l'esercizio aumenta la vigilanza, la concentrazione e la funzione cognitiva, riducendo anche l'affaticamento. L' attività fisica produce endorfine e aiuta a dormire, il che riduce lo stress.
Anche il volontariato è un vettore di energia sorprendente: è incredibile l'effetto che fa essere utili agli altri! Ci si sente meglio e i pensieri negativi si riducono. Si è importanti per qualcuno, si contribuisce a uno scopo.
In generale, FARE è sempre la strada giusta. E non intendo fare mille cose, come una biglia impazzita.
Basta scegliere una attività, e dedicarvisi, con impegno.
Si può studiare.Ci si può dedicare al bricolageSi può imparare un hobby nuovo o una lingua.L'importante è rimettere in circolo le energie

3. Smettila di lamentarti con gli altri Ci sono infiniti post online di persone che si sfogano su ciò che non funziona nella loro carriera o nella loro vita. Più ti lasci andare alla deriva, più le cose sembreranno deprimenti. Non parlare della tua situazione all'infinito e non lasciare che gli altri ti facciano compagnia nella "lamentatio". Non continuare a raccontare, e riraccontare "la tua storia": ti intossica, e intossica anche gli altri.

4. Fai il conto delle tue ForzeOvvio che prendere un palo in faccia non fa bene. Ma dopo essersi medicati, ci si può chiedere: cosa ho imparato? che uso ne voglio fare? cosa voglio fare per me?I momenti di stop sono quelli in cui è fondamentale riepilogare le nostre forze, qualità, risorse, valori, anche con l'aiuto degli altri.Ecco un utile self assesment delle risorse personali



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