GENERAZIONI DIVERSE = DIVERSA STORIA - DIVERSI TRATTI DISTINTIVI
Tradizionalisti (1925-1944) - sono meno del 2% della forza lavoro- cresciuti in un'epoca di privazioni- pronti al sacrificio, risparmiatori- hanno come valori chiave il dovere, l' onore, la patria- rispettano l'autorità - sono a loro agio con la gerarchia - amano i dettagli - a disagio con l'ambiguità e il cambiamento - convinti che età equivale a esperienza e competenza
Baby boomers (1945-1964) - circa il 10% della forza lavoro-sono stati bambini negli anni 60, nell'economia più florida di sempre
- giovani negli anni 70, epoca di contrapposizioni tra blocchi e di lotte politiche (diritti civili, femminismo, lotte operaie) ed estremismi (terrorismo rosso e nero)- tra loro ci sono le prime donne che hanno avuto la possibilità di lavorare- sono workaholics- hanno un rapporto di amore-odio per l'autorità e la gerarchia- ambiscono a posizioni di leadership- si identificano con il loro lavoro- consumisti: il successo si deve vedere
Generazione X (1965-1980) - circa il 40% della forza lavoro- sono stati giovani negli anni 80, quando il mondo si apriva: crollava il muro di Berlino, nascevano l'UE e l' Erasmus, i costumi sociali diventavano più liberi e aperti
- hanno iniziato a vedere le istituzioni vacillare (stragi di stato, stragi di magia, Mani Pulite)- si è iniziato a capire che il lavoro per tutta la vita non esisteva più- molte delle loro mamme lavoravano, quindi hanno imparato a fidarsi di sé stessi e ad arrangiarsi- hanno fiducia in sè stessi e sono positivi verso il futuro- sono impegnati professionalmente e personalmente- sono abbastanza a proprio agio col cambiamento
GenerazioneY/Millennials (1981-1995) - circa il 40% della forza lavoro- le parole chiave sono "facilità", “forse” e “nulla è per sempre”
- son stati giovani nel momento della nascita dei voli low cost per viaggiare nel mondo e sono naturalmente aperti a culture e razze diverse
- fin da giovani hanno avuto strumenti digitali e internet nel palmo della mano (Ipod, Iphone,Ipad) e sviluppando relazioni attraverso i social media- interessati a forme di apprendimento interattive e on line - interessati alla matematica e alle scienze
- molto aperti al cambiamento e all'apprendimento di nuovi mestieri- l'11 settembre e il rischio terrorismo hanno rotto la serenità del mondo: la paura è stata presente nella loro crescita più che per la generazione X- è la prima generazione cresciuta prevalentemente in famiglie mononucleari
- attivi nel volontariato - interessati all'ambiente
Generazione Z (1996 - 2010) - meno del 10% della forza lavoro-le parole chiave sono instabilità, incertezza e ipervelocità
-sono stati piccoli e giovani in un momento denso di crisi profonde e globali: clima, migrazione, covid, terrorismo, guerre molto vicine a casa- fin da piccolissimi hanno usato strumenti digitali in autonomia e in solitudine per molti usi diversi (imparare, comunicare, studiare, interagire con gli altri, fruire delle notizie o dell'entertainment) in uno sviluppo esponenziale che arriva fino all'intelligenza artificiale, con il suo potenziale e i suoi rischi
- vivono velocità e accavallamento di stimoli ed input in modo costante e crescente
- vedono il lavoro sempre più povero e instabile, e nel loro concetto di equilibrio di vita il lavoro pesa meno che per le generazioni precedenti
-il cambiamento è un dato di fatto e una necessità; nuovi lavori nascono e alcuni lavori scompaiono, con tutto il senso di opportunità e di rischio che ciò comporta
-la consapevolezza, preoccupazione e attivazione per i temi del cambiamento climatico e del rispetto delle diversità sono molto forti-l'etica delle aziende è qualcosa a cui sono molto sensibili-la flessibilità non è più un nice to have, è fondamentale