COME AVERE PIU’ “MOMENTI DI ILLUMINAZIONE”

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Qual è il modo migliore per affrontare un problema? Per molti di noi è affrontarlo, saltarci sopra subito e farlo fuori, per passare ad altro.
Spesso è il contesto che ci "forza" in questa modalità. Più spesso sono nostri meccanismi interni, che l'ambiente non fa altro che rinforzare.
Ad ogni modo, chi ha l'istinto del problem solver tende ad entrare subito in azione. 

Eppure molte ricerche e molte esperienze dirette ci suggeriscono che prendersi un momento di inattività può essere in realtà la cosa più utile: gli “aha moments” sovente emergono inaspettati, quando la nostra mente e' tranquilla, e la nostra coscienza è a riposo. Molte persone dicono che le migliori soluzioni arrivano nel momento in cui stanno facendo la doccia, cucinando o facendo sport, invece che nel momento in cui sono intensamente concentrate a cercarle. Questi momenti spesso ci fanno trovare l'unica vera soluzione ai problemi.
La buona notizia, come ci spiegano David Rock e  Josh Davis  è che questi flash di intuizione non sono solo casuali, ma possono essere favoriti da condizioni specifiche.  Diverse ricerche condotte negli ultimi anni ci hanno portato a identificare quattro specifici aspetti, che aiutano ad avere più momenti di questo genere.
1. L’importanza del silenzioChe tu sia un imprenditore, un manager o un impiegato, la tua agenda è probabilmente piena di riunioni. Il risultato è che passi molto tempo circondato da tanta gente, senza mai avere un momento di pace, da solo con te stesso.il silenzio e la solitudine sono cruciali per nutrire i momenti di scoperta.Le intuizioni possono emergere solo quando cessa la confusione. E chi ha creato anni fa uffici in open space, ha veramente avuto una pessima idea.I ricercatori hanno solo da poco cominciato a prestare più attenzione ai benefici della quiete per generare idee. 

COSA POSSIAMO FARE CONCRETAMENTE Non importa quanto tu sia impegnato: devi assolutamente crearti delle pause tra le riunioni, e mettere in agenda del tempo da solo con te stesso: chiuditi in una sala riunioni da solo, ancora meglio, esci dall'ufficio e vai a fare una passeggiata.
2. Guarda dentro, non fuoriUna volta trovato un posto tranquillo, concentrati sui tuoi pensieri e ignora tutto quello che sta succedendo intorno.Mark Jung-Beeman ha scoperto che proprio prima di un momento di rivelazione ci sono onde cerebrali di tipo Alfa nella corteccia visiva del cervello: queste onde indicano che l'informazione esterna è ridotta al minimo.  
Il focus verso l'interno spesso va a braccetto con il “mind wandering”, il lasciar viaggiare la mente, e questo è un altro elemento cruciale per generare idee creative. Thomas Edison praticava quotidianamente il “mind wandering”, sperando di catturare pezzetti di idee, che poi annotava in un taccuino. In un test classico sulla creatività i ricercatori danno alle persone due minuti per inventare tutti gli usi possibili di oggetti normalissimi, come un mattone o una scarpa. Poi i partecipanti fanno una pausa di 15', durante la quale alcuni affrontano un difficile esercizio di memoria, mentre gli altri vengono lasciati tranquillamente a fantasticare. Poi a entrambi i gruppi viene riproposto l'esercizio iniziale: il secondo gruppo performa il 40% meglio della prima volta, il primo gruppo non mostra nessun miglioramento.
COSA POSSIAMO FARE CONCRETAMENTE Per stimolare le condizioni ottimali di daydreaming, non devi riempire troppo le tue giornate di appuntamenti e devi lasciare sempre un po' di tempo per fermarti, in modo regolare: anche piccole dosi hanno un grandissimo impatto.Spegni il telefono per alcune mezzore, ore, giorni ? quello che puoi, poco per volta .In questo modo la tua mente sarà veramente libera di esplorare, e il tuo cervello non perderà la prossima scintilla, quando arriverà.
3. L'approccio positivoLa prospettiva di prendere una decisione importante può portare molta ansia, che sfortunatamente è il nemico numero uno dell' intuizione creativa.Uno stato d'ansia crea "molto rumore" nel cervello. Al contrario, le ricerche mostrano che sentirsi moderatamente felici è un buon conduttore di momenti di scoperta e di risoluzioni decisive ai problemi.  Molte persone tendono a notare una gamma più ampia di informazioni quando sono felici, rispetto a quando sono preoccupate.I ricercatori hanno individuato una connessione chiara tra uno stato cerebrale alterato da buon umore e la capacità di generare idee e avere intuizioni.
COSA POSSIAMO FARE CONCRETAMENTE Se ti senti agitato, perché stai affrontando una decisione complessa, fai qualcosa per sollevare il tuo spirito: chiacchiera con un amico, vai fuori a cena, leggi un libro, vedi un film comico.  Oppure sfrutta la forza del tuo corpo connesso al tuo cervello, e assumi una power poseConcedi una piccola pausa rigenerante al tuo cervello, e lui sarà più pronto all'azione quando tornerai al lavoro.
4. Meno sforzo, più pauseProbabilmente quando hai un problema o una decisione importante da prendere passi ore a pensarci. Ma gli insight arrivano proprio quando non siamo focalizzati su quella specifica cosa, quando non stiamo facendo uno sforzo per risolverla.In uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, i ricercatori hanno affidato ai partecipanti una ricerca di informazioni su quattro diversi appartamenti, che non avevano mai visto, chiedendo di scegliere il migliore. Ad alcuni hanno chiesto di decidere immediatamente, senza avere la possibilità di analizzare le informazioni; ad altri hanno invece detto di leggere attentamente tutto prima di decidere; infine a un terzo gruppo hanno dato l'opportunità di studiare le informazioni, distraendoli però ogni tanto con cose che non c' entravano niente.Il risultato? L’ultimo gruppo ha performato meglio degli altri. Perché ?Prendere una pausa da una riflessione profonda permette alle persone di liberare il pensiero inconscio, e di attivare dei processi cognitivi che accadono fuori dalla sfera cosciente.

Fare delle pause è fondamentale quando si ha bisogno di digerire una quantità molto grande di informazioni per prendere una decisione.L'attività cerebrale più profonda, inconsapevole, che viene attivata quando cominciamo a lavorare su un problema, rimane attiva e segue i suoi percorsi in background, e lo spostarci su altri compiti crea una condizione più utile all'identificazione di una risposta di qualità.Un'altra ragione per cui non va bene restare troppo a lungo focalizzati su un problema è che, dopo che ci siamo dedicati strenuamente a cercare una soluzione, può capitare di trovarci bloccati in una strategia sbagliata, e non possiamo avere un'intuizione corretta se il cervello è concentrato in un momento di "negatività".
COSA POSSIAMO FARE CONCRETAMENTE Dobbiamo ricordarci sempre di fare delle pause dal nostro processo decisionale, e mentre prendiamo quelle pause, dobbiamo concentrarci realmente su qualcos'altro, qualcosa di diverso, qualcosa che non c'entra assolutamente niente. Ancor meglio se è un momento di totale vuoto e inattività: un magnifico "momento pieno di niente". 

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