BUONE DECISIONI DI FRONTE A SCELTE DIFFICILI

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Prendere le decisioni giuste, giuste per noi, ci dà un gran senso di pace.
Le decisioni stressanti invece sono quelle che chiamano in causa un conflitto interiore, una dissonanza interna, segno che c’è qualcosa di non allineato.
Sei di fronte ad una decisione difficile? Sei preoccupato che potresti avere dei ripensamenti? Kim Ades , coach e speaker, protagonisa di diversi podcast interessanti, propone un metodo per valutare velocemente se la tua decisione è quella giusta: se la decisione non soddisfa tutti e 4 i criteri proposti, molto probabilmente ti allontanerà dal tuo scopo e non ti soddisferà nel lungo termine.Il filtro di queste 4 domande, funziona, con i dovuti aggiustamenti, anche per le decisioni di Team.
1) E’ una decisione sana?Se pensi agli effetti di medio-lungo termine, la vivi come una decisione che porterà benefici dal punto di vista emotivo, spirituale, fisico e mentale?Non limitarti a pensare all’ oggi, al breve termine, ma immagina le implicazioni dal punto di vista della tua salute guardando più lontano, a un anno, due anni.Cosa serve al tuo corpo, alla tua mente, al tuo "cuore" per stare bene? La scelta che stai per fare ti consentirà di avere  il meglio per te?
2) E’ una decisione coinvolgente e allineata con le tue passioni?E’ una cosa interessante da fare per te? Accende il tuo fuoco interiore? O piuttosto è una decisione obbligata, guidata dalle aspettative altrui?Se stai valutando un cambiamento che però non ti fa battere il cuore di gioia, allora probabilmente, questa scelta non sarà sostenibile nel lungo termine, e drenerà risorse, invece che alimentarle.
3) E’ allineata con i tuoi valori?Chiediti cosa è veramente importante per te, e determina se questa decisione è allineata. Se ti obbliga a fare compromessi su valori che per te sono “molto alti in classifica”, allora c’è una buona possibilità che ti pentirai della tua decisione, o che sarai comunque portato a riconsiderarla in futuro.
E se non sei sicuro che sia allineata o no, investiga, chiedi, esplora, in modo da avere più elementi per decidere.

4) Ti aiuta a raggiungere i tuoi veri obiettivi?Questa scelta che stai per fare ti permetterà di realizzare cose che per te sono davvero importanti? O ti allontanerà da esse?L'hai fatta la lista di ciò che vuoi realizzare nel medio-termine ?Nella sua banalità, questo criterio si applica anche alle scelte più semplici. Ad esempio, se il tuo obiettivo è essere flessuosa, agile ed in forma, mangiare quella piccola fetta di torta può soddisfare un obiettivo di breve, ma va contro ad un obiettivo di lungo per te più importante.
La sintesi di Kim Ades è che se percepiamo una decisione sostenibile per la salute, vicina alle nostre passioni, allineata ai nostri valori e coerente con i nostri obiettivi di medio lungo termine, allora diventa più naturale, per quanto sia faticosa e seria.
E' altresì vero che questo lavoro, pur indispensabile, può non essere sufficiente, perchè una volta fatte queste valutazioni, entra  in gioco un altro aspetto:  dire SI a qualcosa implica dire NO a qualcos'altro.
Ecco qualche suggerimento della coach Laura Stack su come farlo con "grazia", cioè con fermezza, convinzione e calma.
Provate a usare una di queste frasiMi dispiace non riesco a fare spazio a questo progetto in questo momentoNon riesco a prendermi carico di questa cosa oraVerificherò chi può esserti d'aiuto per fare questo lavoro al meglioVoglio prendermi carico solo delle cose a cui mi posso dedicarmi al meglio, ora preferisco dirti di no.Non sono a mio agio con questa scadenza in questo momentoNon ho capacità per rispondere a questa richiesta in questo momento
In alcuni casi un rifiuto più fermo potrebbe essere necessario, se per esempio una persona rifiuta di ricevere un no come risposta. So benissimo che ci sono situazioni in cui semplicemente non è possibile dire no sul lavoro, ma fortunatamente ci sono dei modi per dir di no senza darne l'impressione, e senza deludere l'altra persona. Eccoli:NegoziareNon date per scontata una scadenza, quando qualcuno vi chiede di fare qualcosa: chiedetegli sempre se serve immediatamente o entro quando è necessario che sia fatta; chiedete sempre in che ordine di priorità finisce, se va fatta prima o dopo quell'altra cosa. Fatelo con calma,  voglia di capire e fermezza: è una questione di organizzazione del lavoro, non si cattiva intenzione, resistenza o poca voglia.Ridurre la qualitàSpesso abbastanza buono è buono abbastanza, dicono gli inglesi. Chiunque vi stia chiedendo di fare qualcosa, non si aspetta spesso un livello eccezionale di qualità: vuole solo che quella cosa sia fatta, quindi cercate di capire esattamente che cosa si aspetta, e non dategli niente di più.EliminareGuardate alla lista dei compiti che avete nella vostra to-do-list e per ciascuno di essi chiedetevi : qualcuno noterebbe se smetto di fare questo ? se la risposta è no, smettete. Quanto è utile quello che sto facendo? quanto è figlio di vecchie abitudini, piccoli piacere o timori infondati?
Quelle qui suggerite sono modalità per prevenire il rischio di essere sopraffatti, perchè sono modi per fissare dei confini, coerenti con i propri valori.Mettetevi in gioco, vedete cosa funziona per voi, e fate fine-tuning lungo la strada.

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