I NOSTRI VALORI, E COME CAMBIANO NEL TEMPO

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Ognuno di noi ha il suo percorso, un viaggio di sviluppo, che in fondo è un po' il viaggio di tutta l'umanità.Il punto in cui le persone sono nel loro viaggio condiziona profondamente i loro obiettivi, e il modo in cui rispondono alle sfide della vita.
Ad ogni stadio corrispondono bisogni e valori diversi, in un processo che ci conduce da quelli primari a quelli più alti e disinteressati.
Ecco gli stati dello sviluppo psicologico e i bisogni e valori corrispondenti secondo Richard Barrett, e il suo ValuesCentre, che vi invito a visitare.

I valori sono ciò che davvero conta per noi, quello che guida le nostre scelte difficili, che ci permette di vivere con equilibrio e centratura nelle difficoltà.La clessidra proposta da Richard Barrett mostra un'evoluzione classica dei valori in relazione alla crescita dei singoli e dell'umanità intera.Ma non tutti noi seguiamo la stessa progressione negli stessi tempi. E le situazioni che accadono possono farci spostare lungo la scala, anche inaspettatamente.
Alla base di tutto c'è il bisogno di sicurezza, legato alla sopravvivenza (casa, denaro, sussistenza...)Poi c'è il bisogno di appartenenza, il sentirsi parte di un gruppo, l'avere abitudini comuni, linguaggio, cultura, pratiche simili: la nostra identità viene innanzitutto definita dal gruppo a cui apparteniamo, e per alcuni di noi questo bisogno è molto forte e dura molto a lungo.Altri invece presto si muovono verso lo stadio successivo, quello della differenziazione, legato al bisogno di esprimere i propri talenti in modo distintivo, speciale, unico, anche in competizione con gli altri.Poi arriva il momento di passaggio: quello in cui non abbiamo più nemmeno bisogno di uniformarci o confrontarci: vogliamo solo chiarire e definire chi siamo.Per poi esprimerlo in modo sempre più completo e vicino alla nostra vera natura: dare il meglio di noi. Inizialmente per noi, poi per gli altri.Infatti gli ultimi 2 stadi sono colmi di valori che hanno a che fare con il creare un mondo migliore, fino ad arrivare al servire, lo stadio più alto e più "disinteressato".In ognuno di questi stadi rientrano diversi valori, come vedete dal grafico qui sopra.
A cosa serve fare l'inventario dei propri valori?Fare l'inventario dei propri valori è fondamentale per riuscire a rispondere ad alcune domande difficili e fondamentali:
  • qual è l' ordine di importanza che do ai miei valori? quale è per me è davvero prioritario?
Per capire questo, bisogna chiedersi quale valore possiamo vivere anche senza gli altri.Se per esempio i miei valori sono rispetto, amicizia, intelligenza, libertà, in che ordine li metto?Saremo sicuramente capaci di stilare una classifica di massima, ma arriveremo a degli ex aequo.Prendiamo, ad esempio, rispetto e amicizia. Io posso vivere e provare amicizia in un rapporto, se non vivo il rispetto?Se la risposta è si, allora amicizia è un valore superiore; se la risposta è no, rispetto viene prima.A che scopo fare questo lavoro?Innanzitutto per prendere con minore sofferenza decisioni difficili: solo se so con serenità e serietà cosa è più importante per me, posso scegliere cosa fare nei momenti di sfida e difficoltà che la vita mi manda.E poi per individuare i comportamenti che posso mettere in atto per vivere  appieno i miei valori, secondo la scala di importanza di questa fase mia della vita. La classifica infatti non è stabile: fasi diverse corrispondono a bisogni e valori diversi.
  • quanto sto vivendo i miei valori? quanto la mia vita rispecchia ciò che per me conta?
Lo  dico non in senso general generico, ma molto specifico.Se la famiglia è un mio valore, e lo metto al 2° posto della mia classifica, mi posso chiedere: quanto vivo questo valore? quanto tempo dedico ad esso? cosa sacrifico per viverlo?Farsi queste domande è anche l'occasione per capire se davvero la  nostra classifica ci corrisponde. Magari ci piace l'idea di mettere la famiglia al 1° o al 2° posto, ma se la realtà dei fatti ci porta ad accorgerci che non è così, non c' è niente di male a riconoscere che per noi, magari in questa fase della vita, la famiglia viene dopo altre cose.Forse  ci piace l'idea di mettere l'amicizia più in alto dell'ambizione, perchè ci hanno insegnato che deve essere così.Però forse, in questa fase della vita, per noi non è così, ed è molto saggio riconoscerlo, e anche comunicarlo. E' fonte di grande serenità e lucidità riconoscere cosa ci guida, in modo da non essere continuamente strattonati da sensi di colpa controproducenti.
  • cosa posso fare per vivere di più e meglio i valori che per me sono importanti?
questa è l'ultima domanda, la più pratica di tutte, quella orientata all' azione e al futuro.Finchè le mie azioni non corrisponderanno ai miei valori, non sarò mai veramente centrato, soddisfatto e felice.Dunque serve decidere concretamente che tipo di azioni, comportamenti, scelte rispecchieranno la mia classificaCosa voglio cominciare a fare?Cosa voglio fare di più?Cosa voglio smettere di fare?
Fare l'inventario dei nostri valori, e rivederlo periodicamente, è un esercizio molto importante per allenare la resilienza.
Vi invito a iniziare a farlo, e a rivolgervi ai vostri valori come guida delle vostre scelte e criterio per andare attraverso le vostre giornate, specialmente quelle faticose.


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