IL MULTI-TASKING CONSUMA  IL CERVELLO E L'ENERGIA

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Le nostre giornate sono fatte così: controllo email,  risposte su whatsapp, interazione sui social, ricerca di qualcosa su Google, pulire la cucina, parlare al telefono, scrivere un documento, andare da un posto all'altro, buttar giù qualcosa da mangiare, fare la lavatrice, andare a prendere i bambini .... Tutto ciò è il multitasking.
E molti di noi (specialmente le donne) ne vanno fieri: lo considerano indizio di flessibilità, adattabilità e velocità mentale.
Ecco.... forse, in parte, si. Ma non proprio tutto ciò luccica è oro.
Un momento importante per me fu quando scoprii anni fa che il cervello in realtà non sa fare multitasking: quando cerchiamo di fare multitasking in realtà non stiamo letteralmente facendo tante cose insieme, ma ne stiamo facendo tante una dopo l'altra, velocissimamente. 
E la cattiva notizia è che questo continuo switchare da un'attività all'altra "esaurisce" il nostro cervello: utilizza il glucosio ossigenato nel cervello, esaurendo il carburante che ci serve per restare concentrati su un compito.

Il continuo passare da un'attività all'altra ci fa sentire stanchi più velocemente, e ci rendere incapaci di mantenere l'attenzione a lungo su una singola cosa, dice Daniel Levitin, professore di neuroscienze comportamentali alla McGill University.Le persone mangiano di più e bevono più caffeina proprio nei momenti in cui quello che serve maggiormente non è la caffeina, ma una pausa.
E, cosa molto grave, sviluppano una soglia di attenzione molto breve, cominciano a interrompersi da sole, non riescono più a restare concentrate su un compito se non per brevissimi periodi.

Molti studi ormai dimostrano che le persone che fanno una pausa di 15 minuti ogni 2 ore sono molto più produttive.Però questi break di 15 minuti devono essere momenti dedicati a fantasticare, camminare, guardare fuori dalla finestra, ascoltare una canzone ...NON ad andare sui social media. Devono essere momenti di stacco, di niente. I social media, invece, producono una forma di attenzione frazionata, che obbliga a passare da una cosa all'altra velocemente: il contrario di quello che dovremmo fare nei nostri 15 minuti di pausa.  
Il passare da una cosa all'altra allunga i tempi del cervello per riprendere la concentrazione, e produce stress
Gli studi di Gloria Mark, professoressa nel Dipartimento di Informatica dell'Università della California, dicono che, quando le persone vengono interrotte, hanno bisogno di più di 20 minuti per ritornare alla concentrazione che avevano prima dell'interruzione, anche perché la maggior parte delle persone, una volta interrotte, faranno almeno altre due cose diverse prima di ritornare al progetto a cui stavano originariamente lavorando. 
Questo continuo switchare crea inoltre stress, aumenta i livelli di nervosismo, di impulsività e di suscettibilità. 
Ovviamente non tutte attività in multitasking sono ugualmente dannoseHal Pashler, professore di Psicologia all'Università di San Diego, rassicura che è assolutamente sensato guardare la tele mentre si carica la lavatrice. E' il far stare insieme due compiti sfidanti nello stesso momento che produce un drenaggio di produttività: non puoi fare due cose impegnative, anche semplici, in parallelo.

Eppure, nonostante tutte le controindicazioni del multitasking, stiamo continuamente on-line controllando le mail e le notifiche delle nostre app.Quando controlliamo l'Inbox, ogni tanto effettivamente capita di trovare una mail molto importante. Ma se ci pensiamo bene, questo succede in una minoranza di casi, rispetto alla quantità di volte in cui controlliamo compulsivamente il nostro PC o il nostro cellulare. Eppure questo è sufficiente a spingerci a controllare sempre più spesso: il fatto che anche solo una volta sia capitato che controllando la mail abbiamo visto un messaggio importantissimo, rinforza il nostro bisogno di controllarla continuamente. In psicologia questo si chiama "rinforzo casuale", e i  comportamenti legati al rinforzo casuale possono essere incredibilmente difficili da combattere. 
La soluzione è dedicare porzioni di tempo fisse e separate a ogni attività. E farci aiutare dalla tecnologia a tenerla a bada.Se e' mattina presto e stai controllando le mail, controlla le mail per un'ora e poi smetti, e decidi di non guardarle più fino a dopo pranzo, e infine un'ultima volta alle 6:00 del pomeriggio.  Non guardare Facebook ogni mezz'ora: decidi che dedichi un'intero quarto d'ora a Facebook la mattina, un intero quarto d'ora il pomeriggio e poi un altro la sera. E basta.La tecnologia può essere molto utile proprio per proteggerci dalle nostre distrazioni, per esempio con degli allarmi che ci obblighino a fare pausa ogni 2 ore.
Sempre che li ascoltiamo e diamo loro retta, invece che spegnerli e continuare come se niente fosse :-)



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