IL MULTI-TASKING CONSUMA IL CERVELLO E L'ENERGIA
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by Olivia Goldhill
La tua giornata comincia controllando le email, guardando Facebook, buttando giù il caffè, correndo a prendere il treno, mentre stai cercando qualcosa su Google e controllando le notifiche del calendario ?E poi prosegue tra miliardi di attività, e con un passaggio continuo e velocissimo dall'una all'altra ?Tutto ciò che ho descritto si riassume in una parola: multitasking.
Quando cerchiamo di fare multitasking in realtà non stiamo letteralmente facendo tante cose insieme, ma ne stiamo facendo tante una dopo l'altra, velocissimamente. Questo continuo switchare da un'attività all'altra "esaurisce" il nostro cervello: utilizza il glucosio ossigenato nel cervello, esaurendo il carburante che ci serve per restare concentrati su un compito.
Questo continuo passare da un'attività all'altra avviene al costo biologico di farci sentire stanchi molto più velocemente, e di non essere più capaci di mantenere l'attenzione a lungo su una singola cosa, dice Daniel Levitin, professore di neuroscienze comportamentali alla McGill University.Le persone mangiano di più e bevono più caffeina proprio nei momenti in cui quello che serve maggiormente non è la caffeina, ma una pausa.Se non fate pause regolari ogni due ore, il vostro cervello non trarrà nessun beneficio da quella ulteriore tazza di caffè.
Molti studi ormai dimostrano che le persone che fanno una pausa di 15 minuti ogni 2 ore sono molto più produttive.Però questi break di 15 minuti devono essere momenti dedicati a fantasticare, che tu stia camminando, guardando fuori dalla finestra, ascoltando una canzone o leggendo.Ognuno di noi riesce a far viaggiare la sua mente in modo diverso, ma sappiatelo: andare su Facebook non è uno di questi modi!I social network producono una forma di attenzione frazionata che obbliga a passare da una cosa all'altra velocemente: il contrario di quello che dovremmo fare nei nostri 15 minuti di pausa.
Gli studi di Gloria Mark, professoressa nel Dipartimento di Informatica dell'Università della California, dicono che, quando le persone vengono interrotte, hanno bisogno mediamente di 23' e 15" per ritornare alla concentrazione che avevano prima dell'interruzione, anche perché la maggior parte delle persone, una volta interrotte, faranno almeno altre due cose diverse prima di ritornare al progetto a cui stavano originariamente lavorando. Questo continuo switchare crea stress, aumenta i livelli di nervosismo, di impulsività e di suscettibilità. E, cosa molto grave, tende a sviluppare una soglia di attenzione molto breve: le persone cominciano a interrompersi da sole, e non riescono più a restare concentrate su un compito se non per brevissimi periodi.
Hal Pashler, professore di Psicologia all'Università di San Diego, sottolinea che non tutte le attività multitasking sono ugualmente pericolose per il cervello: se stai facendo il bucato, è assolutamente sensato che nel frattempo tu legga un libro. Ma far stare insieme due compiti sfidanti nello stesso momento produce un drenaggio di produttività: non puoi fare due cose impegnative, anche semplici, in parallelo.Eppure, nonostante tutte le controindicazioni del multitasking, stiamo continuamente on-line controllando le mail e le notifiche delle nostre app.Quando controlliamo l'Inbox, ogni tanto effettivamente capita di trovare una mail molto importante. Ma se ci pensiamo bene, questo succede in una minoranza di casi, rispetto alla quantità di volte in cui controlliamo compulsivamente il nostro PC o il nostro cellulare. Eppure questo è sufficiente a spingerci a controllare sempre più spesso: il fatto che anche solo una volta sia capitato che controllando la mail abbiamo visto un messaggio importantissimo, rinforza il nostro bisogno di controllarla continuamente. In psicologia questo si chiama "rinforzo casuale", e i comportamenti legati al rinforzo casuale possono essere incredibilmente difficili da combattere.
La soluzione è di rinunciare al multitasking e di dedicare porzioni di tempo fisse e separate a ogni attività.Se e' mattina presto e stai controllando le mail, controlla le mail per un'ora e poi smetti, e decidi di non guardarle più fino a dopo pranzo, e infine un'ultima volta alle 6:00 del pomeriggio. Non guardare Facebook ogni mezz'ora: decidi che dedichi un'intero quarto d'ora a Facebook la mattina, un intero quarto d'ora il pomeriggio e poi un altro la sera. E basta.La tecnologia può essere anche molto utile per proteggerci dalle nostre proprie distrazioni, per esempio con degli allarmi che ci obbligano a fare pausa ogni 2 oreE per quanto riguarda i progetti sfidanti o di lungo termine, infine, Levitin suggerisce di dedicarvi da 25 a 120 minuti consecutivi.È ovvio che se cerchi di fare multitasking in 25 minutI, praticamente non avrai neanche cominciato a dedicare attenzione a quel progetto.
www.giuliasirtori.com The Colours of Coaching#coaching #timemanagement #tempo #gestireiltempo #multitasking #frenesia #socialmedia #email #cervello #stanchezza #concentrazione #produttività #velocità
La tua giornata comincia controllando le email, guardando Facebook, buttando giù il caffè, correndo a prendere il treno, mentre stai cercando qualcosa su Google e controllando le notifiche del calendario ?E poi prosegue tra miliardi di attività, e con un passaggio continuo e velocissimo dall'una all'altra ?Tutto ciò che ho descritto si riassume in una parola: multitasking.
Quando cerchiamo di fare multitasking in realtà non stiamo letteralmente facendo tante cose insieme, ma ne stiamo facendo tante una dopo l'altra, velocissimamente. Questo continuo switchare da un'attività all'altra "esaurisce" il nostro cervello: utilizza il glucosio ossigenato nel cervello, esaurendo il carburante che ci serve per restare concentrati su un compito.
Questo continuo passare da un'attività all'altra avviene al costo biologico di farci sentire stanchi molto più velocemente, e di non essere più capaci di mantenere l'attenzione a lungo su una singola cosa, dice Daniel Levitin, professore di neuroscienze comportamentali alla McGill University.Le persone mangiano di più e bevono più caffeina proprio nei momenti in cui quello che serve maggiormente non è la caffeina, ma una pausa.Se non fate pause regolari ogni due ore, il vostro cervello non trarrà nessun beneficio da quella ulteriore tazza di caffè.
Molti studi ormai dimostrano che le persone che fanno una pausa di 15 minuti ogni 2 ore sono molto più produttive.Però questi break di 15 minuti devono essere momenti dedicati a fantasticare, che tu stia camminando, guardando fuori dalla finestra, ascoltando una canzone o leggendo.Ognuno di noi riesce a far viaggiare la sua mente in modo diverso, ma sappiatelo: andare su Facebook non è uno di questi modi!I social network producono una forma di attenzione frazionata che obbliga a passare da una cosa all'altra velocemente: il contrario di quello che dovremmo fare nei nostri 15 minuti di pausa.
Gli studi di Gloria Mark, professoressa nel Dipartimento di Informatica dell'Università della California, dicono che, quando le persone vengono interrotte, hanno bisogno mediamente di 23' e 15" per ritornare alla concentrazione che avevano prima dell'interruzione, anche perché la maggior parte delle persone, una volta interrotte, faranno almeno altre due cose diverse prima di ritornare al progetto a cui stavano originariamente lavorando. Questo continuo switchare crea stress, aumenta i livelli di nervosismo, di impulsività e di suscettibilità. E, cosa molto grave, tende a sviluppare una soglia di attenzione molto breve: le persone cominciano a interrompersi da sole, e non riescono più a restare concentrate su un compito se non per brevissimi periodi.
Hal Pashler, professore di Psicologia all'Università di San Diego, sottolinea che non tutte le attività multitasking sono ugualmente pericolose per il cervello: se stai facendo il bucato, è assolutamente sensato che nel frattempo tu legga un libro. Ma far stare insieme due compiti sfidanti nello stesso momento produce un drenaggio di produttività: non puoi fare due cose impegnative, anche semplici, in parallelo.Eppure, nonostante tutte le controindicazioni del multitasking, stiamo continuamente on-line controllando le mail e le notifiche delle nostre app.Quando controlliamo l'Inbox, ogni tanto effettivamente capita di trovare una mail molto importante. Ma se ci pensiamo bene, questo succede in una minoranza di casi, rispetto alla quantità di volte in cui controlliamo compulsivamente il nostro PC o il nostro cellulare. Eppure questo è sufficiente a spingerci a controllare sempre più spesso: il fatto che anche solo una volta sia capitato che controllando la mail abbiamo visto un messaggio importantissimo, rinforza il nostro bisogno di controllarla continuamente. In psicologia questo si chiama "rinforzo casuale", e i comportamenti legati al rinforzo casuale possono essere incredibilmente difficili da combattere.
La soluzione è di rinunciare al multitasking e di dedicare porzioni di tempo fisse e separate a ogni attività.Se e' mattina presto e stai controllando le mail, controlla le mail per un'ora e poi smetti, e decidi di non guardarle più fino a dopo pranzo, e infine un'ultima volta alle 6:00 del pomeriggio. Non guardare Facebook ogni mezz'ora: decidi che dedichi un'intero quarto d'ora a Facebook la mattina, un intero quarto d'ora il pomeriggio e poi un altro la sera. E basta.La tecnologia può essere anche molto utile per proteggerci dalle nostre proprie distrazioni, per esempio con degli allarmi che ci obbligano a fare pausa ogni 2 oreE per quanto riguarda i progetti sfidanti o di lungo termine, infine, Levitin suggerisce di dedicarvi da 25 a 120 minuti consecutivi.È ovvio che se cerchi di fare multitasking in 25 minutI, praticamente non avrai neanche cominciato a dedicare attenzione a quel progetto.
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