David Kantor, fondatore del Kantor Institute e autore dell'utilissimo Reading the Room: group dynamics for coaches and leaders, negli anni 80 diede il via ad uno studio affascinante sui ruoli che giochiamo nelle dinamiche di team, che si tradusse in uno strumento molto pratico: la teoria delle Dinamiche Strutturali. Tale approccio descrive come funziona (e a volte non funziona) la comunicazione nei sistemi umani complessi, dunque anche nelle riunioni di lavoro. Dato che si basa su comportamenti osservabili, offre spunti molto pratici per migliorare lo scambio e i risultati dei meeting.
4 APPROCCI CHIAVE possono essere giocati da chi partecipa ad una riunione, al lavoro, con gli amici, in famiglia: alleniamoci ad osservarli!Non si tratta di «categorie di persone» ma di ruoli, di modalita’ di espressione e di azione: ognuno di noi può giocare diversi ruoli, ma tutti ne abbiamo uno o due prediletti. Tutti i ruoli sono importanti e devono essere presenti. Tutti hanno luci ed ombre A volte può capitare di esagerare nell'"interpretarli", oppure di entrare in un meccanismo "automatico e ripetitivo", non utile.Ad alcuni team serve farsi osservare da un team coach per notare e far emergere i diversi approcci, evidenziarne le luci e le ombre, trarne il meglio. Ma possiamo iniziare ad osservare in autonomia le dinamiche dei gruppi a cui apparteniamo, e i meccanismi nostri e altrui: resteremo stupiti. Ecco i diversi ruoli che ciascuno di noi può scegliere di agire in riunione. Si può scegliere di fare il MOVER =proporre una soluzione o un’azione, dicendo per esempio “Io farei così…. La soluzione è …E’ necessario muoverci…..Dobbiamo trovare subito una strada….." Si può scegliere di essere un FOLLOWER =dare il proprio accordo e costruire sulla proposta di un altro, per esempio dicendo “Sono d’accordo e aggiungo anche….. Per far questo è necessario fare ….." Si può scegliere di fare l'OPPOSER =sollevare obiezioni , fare critiche, evidenziare errori o dimenticanze, dicendo per esempio "il rischio è che….non è il momento….non funziona perchè….." Oppure si può scegliere di fare il BYSTANDER =vedendo le cose da un punto di vista laterale o di medio lungo termine "stiamo guardando il problema nel modo sbagliato….ci sono impatti a medio lungo … ci sono impatti che non stiamo vedendo…" o facendo sintesi e mediazione dei contributi emersi, o chiamando il contributo di tutti «abbiamo sentito Pietro e Luca, possiamo sentire anche tutti gli altri?" Ciascuno di noi è in grado di attuare tutti e 4 gli approcci, dicevamo, anche se ce ne sono uno o due che ci vengono più naturali, specialmente quando una riunione si fa tesa e stressata: sotto stress tendiamo tutti a chiuderci su ciò che ci viene più facile, e proprio per questo abbiamo meno frecce al nostro arco. Ogni ruolo si manifesta con un’intenzione positiva, e difende le sue ragioni, anche se le modalità potrebbero non essere sempre "gradevoli" . Quell’intenzione positiva va vista, riconosciuta e apprezzata, dai colleghi, e in particolar modo dal Team Leader. Frasi come “capisco quello che dici, e vedo che per te è importante……” sono molto potenti per far sentire le persone viste, accettate, parte del team, e utili. Senza riconoscimento, le stesse persone potrebbero dar sfogo a esternazioni più violente, oppure estraniarsi dal gioco: ciò non genera effetti positivi sul gruppo, e non consente al singolo di dare il meglio che ha da offrire.Solo dopo aver riconosciuto e apprezzato l’obiezione avanzata, anche se in modo troppo violento, da un opposer, o l’idea difesa forse troppo perentoriamente da un mover, il contributo laterale giunto in “zona cesarini” dal bystander, o il “si va bene” troppo velocemente e generosamente elargito dal follower, potremo proporre la nostra visione sul da farsi. ATTENZIONE! I RUOLI SERVONO TUTTI! Cosa succederebbe alle decisioni di team se non ci fossero Opposer? Andremmo a sbattere perché mancheremmo di vedere ostacoli, errori, impedimenti, o il nostro cammino sarebbe rallentato, o l’obiettivo non sarebbe raggiunto.Cosa succederebbe alle decisioni di team se non ci fossero Bystander? Tenderemmo a ripetere le solite modalità, il vecchio modo di fare le cose, mancando di vedere impatti laterali, o non cogliendo opportunità ancora più grandiCosa succederebbe alle decisioni di team se non ci fossero Mover? Ci sarebbe poca energia, poca fiducia, poche idee, poca positività di fronte alle difficoltàE cosa succederebbe alle decisioni di team se non ci fossero Follower? Tante idee e poca concretezza e azione, ruoli poco chiari, compiti poco definiti . Verificate che i ruoli ci siano tutti, e se non è così siate disposti a “cambiare casacca” o a chiedere ad alcuni partecipanti di giocare altri ruoli.Se vi accorgete che un ruolo manca, e vi sentite bravi in quel ruolo, prendetevelo! Essere il team leader, per esempio, non significa fare il Mover, ANZI! Spesso serve proprio il contrario! Il capo dovrebbe essere l'ultimo a parlare, per non condizionare i lavori e perdere alcune voci importanti. Se sapete che un collega o collaboratore è particolarmente portato per un certo ruolo, invitatelo a prendersene carico. Se vedete che un ruolo manca, potete anche rivolgervi al team e dire “Vedo che manca un opposer, e stiamo andando troppo velocemente verso una soluzione che mi pare quasi troppo condivisa. Chi vuole fare l’opposer, e mettere alla prova il piano che stiamo stendendo, per il bene del team?” IL TEAM LEADER DEVE "FACILITARE", IN PARTICOLARE IN 2 MOMENTI CHIAVE Ci sono due momenti importanti di cui occuparsi, come leader1. Disaccordo durante la riunioneNel caso un collega non voglia assolutamente collaborare alla decisione che sta emergendo dal lavoro di team, e si mostri particolarmente riottoso, c’è una sola semplice domanda che possiamo porre: “Cosa ti serve per essere con noi in questa decisione?” Ignorarlo non creerà le basi di una buona collaborazione per il futuro, e darà un brutto segnale agli altri: il dissenso deve potersi esprimere e deve essere risolto.2. Conclusione di ogni riunionePerche' non prendiamo l’abitudine di chiederci, alla fine di una riunione, due semplici domande:Che voto diamo al risultato che abbiamo ottenuto oggi, alla decisione con cui stiamo uscendo dalla riunione?Che voto diamo al modo in cui abbiamo lavorato?Quando escono voti bassi, possiamo dare la possibilità a chi li ha espressi di dire “Cosa è mancato, cosa sarebbe servito perché tu potessi dare un voto più alto?”
IN SINTESI, COME UTILIZZARE LE DINAMICHE DI TEAM QUOTIDIANAMENTE IN MODO PRATICO?
Osservate voi stessi e gli altri, e notate quali dei 4 approcci sono presenti in quel momento, e quali mancano
Apprezzate la buona intenzione che nella stragrande maggioranza dei casi sta dietro ad ogni approccio, anche se le modalità possono essere irritanti: in altri termini, non giudicate, non contraddicete in modo diretto, ma riconoscete e ringraziate per il contributo e l’intenzione positiva anche di chi fa opposizione, o di chi propone con veemenza una cosa diversa dalla vostra
Se ci sono approcci mancanti o poco rappresentati, decidete di cambiare il vostro di approccio, e di "indossare un cappello diverso", più utile ad ottenere una discussione ricca e una decisione efficace
Per esempio, se ci sono già troppi "mover", sarà più utile prendere la posizione del follower o del bystander E se siete il team leader e volete sviluppare autonomia e responsabilità dei vostri collaboratori, scegliete di non Muovere mai per primi
Fate notare agli altri che alcuni approcci mancano o sono sottorappresentati, e chiedete chi ha voglia di ricoprire i ruoli mancanti.
Ad esempio, se siamo tutti troppo allineati su una decisione, potete dire "non c’è nessuno che sta mettendo in discussione questa scelta: chiedo che almeno uno di voi ci faccia challenge"
Se ci sono persone che si oppongono in modo tenace, chiedete loro «Cosa ti serve per essere d’accordo ? Cosa ti serve per essere con noi su questa decisione?»
Chiudete sempre le riunioni con le 2 domande Che voto diamo al risultato che abbiamo ottenuto oggi, alla decisione con cui stiamo uscendo dalla riunione?
Che voto diamo al modo in cui abbiamo lavorato? Essere consapevoli del ruolo giocato da voi e dagli altri è il punto di partenza per comprendere le dinamiche in riunione e arrivare a buone decisioni in tempi equi.
www.giuliasirtori.com The Colours of Coaching#coaching #teamcoaching #teamwork #teamroles #teamdynamics #dinamichediteam #dinamichestrutturali #apprezzamento #intenzionipositive #lucieombre @KantorInstitute