E qui si innesta un problema nuovo! Quando certi atteggiamenti sono osservati nelle donne, vengono spesso dileggiati o disprezzati, mentre negli uomini possono essere tollerati e in molti casi anche apprezzati.
Vediamo i "comportamenti rischiosi" o "trappole" uno per uno, per capire come possono essere diversamente percepiti se ad agirli è un uomo o una donna. Falso supporter: in una donna può essere visto come atteggiamento subdolo, mentre negli uomini è dissenso tranquilloPreoccupato: in una donna significa paura, indecisione, mancanza di coraggio, in un uomo è un segno di riflessivitàCinico: in una donna è pessimismo o paranoia, in un uomo è mente investigativaRule Breaker: una donna è incoerente, un uomo è un change agent Perfezionista: una donna è un micromanager, un uomo ha un buon occhio per i dettagliEgo riferito: una donna è egocentrica, un uomo è semplicemente troppo sicuro di séCompiacente: una donna è vista come manipolatrice, seducente o sottomessa, un uomo è solo un buon soldatoUmorale: la donna è instabile, troppo emotiva o " ha le sue cose...": l’uomo è passionale e intensoDistaccato: la donna non è assertiva, l’uomo è riflessivoEsibizionista: la donna è arrogante e invadente, l’uomo si sa vendere bene Eccentrico: la donna è instabile e pazza, l’ uomo è creativoInsomma, non va mai bene!
Gli uomini spesso sono promossi nonostante i loro comportamenti rischiosi, e a volte proprio grazie ad una lettura distorta di essi. Le donne sono trattenute dalle loro stesse trappole, e anche quando ce la fanno, possono usare in modo eccessivo atteggiamenti maschili, e se lo fanno vengono pure criticate.
Cosa fare dunque?Due sono le vie1. Le donne devono chiedere / trovarsi un coach, un mentore, degli alleati per allenare una consapevolezza più profonda e individuare nuove modalità più efficaci. Anche il confronto con colleghi uomini e il supporto di un mentore possono essere molto utili.2. Le aziende devono iniziare a utilizzare dati, criteri di valutazione e promozione oggettivi, e gruppi di decisione misti. Per assumere, promuovere, incaricare di un progetto qualcuno, non è possibile affidarsi a criteri soggettivi, vaghi e variabili, né al giudizio di una persona sola, o di un gruppo troppo omogeneo per caratteristiche, competenze ed esperienze.
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