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Abbiamo tutti sperimentato, nella vita o nel privato, persone che cercano di imporsi con l’aggressività: sovrastano, tolgono la parola, passano avanti, a volte schiacciano, a volte sminuiscono e umiliano.
Le aziende ospitano vari esempi di persone così: a volte sono estroversi un po’ ingombranti, a volte sono veri e propri bulli.
La cosa triste è che spesso la fanno franca, perché le persone, specie quelle introverse, hanno paura di reagire e di denunciare le micro aggressioni: trovarsi in una situazione di conflitto con qualcuno molto più grosso ed “estroverso” di te non è piacevole.
Di fronte ad un attacco, è più frequente la fuga, o una imbarazzata acquiescienza, che non un contrattacco. Alcuni considerano il comportamento altrui talmente incivile da non meritare nemmeno una risposta. Altri ancora vorrebbero rispondere con fermezza e calma, ma non sanno come farlo concretamente, e temono di suonare lamentosi, deboli, stizziti.
Ebbene, introversione non vuol dire acquiescienza: si può essere introversi ed assertivi allo stesso tempo.
Ma come si fa a gestire il confronto senza gettarsi in una “lotta nel fango”?
Ecco alcuni suggerimenti di Izabela Lusinska di NewGlobalElite :
Regolare le emozioni
È normale provare emozioni violente di fronte a comportamenti eccessivi, ma il modo in cui le esprimiamo può creare o distruggere la fiducia e il rispetto delle persone con cui lavoriamo.
Occorre allenare la nostra agilità emotiva nel quotidiano, giorno dopo giorno, per essere pronti di fronte ai motivi più critici
Gl introversi sono naturalmente più in contatto con il loro mondo interiore, e sarà per loro più facile questo allenamento di mindfulness, volto a riconoscere il corpo, l’emozione, il bisogno di ogni momento.
Essere Educati
Una volta ritrovata la propria centratura, si può attivare il nostro stato di eccellenza, uno stato di lucidità, solidità e calma, particolarmente utile nei momenti tesi. Si può essere fermi senza essere aggressivi. L’educazione e l’assertività sono una combinazione potente. E passano anche dall’uso della Voce.
Avere un messaggio chiaro
I leader sono fermi, e non hanno bisogno di gridare per essere ascoltati.
Serve prendere una posizione chiara, e dare un messaggio asciutto, essenziale, chiaro e argomentato.
Stabilire dei limiti
Il conflitto e il dramma spesso prosperano in assenza di limiti e di valori.
Se abbiamo chiaro cosa conta per noi per lavorare bene, e magari si tratta di valori perfettamente condivisi dall’azienda, lo possiamo dire all’interlocutore, con fermezza e calma
Per chiudere, ecco altre risorse interessanti:
Quietly Powerful: How your quiet nature is your hidden leadership strength by Megumi Miki
The No Asshole Rule: Building a Civilized Workplace and Surviving One That Isn’t by Robert I. Sutton
Quiet: The Power of Introverts in a World That Can’t Stop Talking by Susan Cain
TED Talk “The Power of Introverts” by Susan Cain