
by Russell Kolts
Lo psicologo Russell Kolts, temperamento nervoso e facilmente irritabile, ha lavorato in primis sulla propria rabbia, per poter poi aiutare molte altre persone a fare altrettanto.
La rabbia può anche essere una droga, perché ci fa sentire potenti, forti.
La rabbia può permetterci di ottenere risultati immediati anche molto positivi.
Spesso però innesca reazioni controproducenti, ci fa dire e fare cose di cui ci pentiamo, cose che feriscono anche coloro che amiamo.
La rabbia allontana gli altri: è difficile sapere cosa fare di fronte ad un’ondata di furore.
Di fronte alla rabbia la nostra risposta è spesso la fuga, o la paralisi, che non risolvono il problema, ma almeno ci mettono al riparo, ci “salvano la vita”.
E anche se la nostra risposta è la lotta, contrattaccare e generare un’escalation non necessariamente risolve le cose, anzi, spesso le fa esplodere fino alle peggiori conseguenze.
Quando ritorniamo in noi, dopo uno scoppio di rabbia, ci ritroviamo a colpevolizzarci, a giudicarci male, a decidere di soffocare la rabbia la prossima volta, di tapparla.
Ma la rabbia ha una funzione molto chiara: segnalarci che abbiamo un bisogno insoddisfatto, e finchè quel bisogno non sarà soddisfatto, non saremo felici e in pace.
Dunque giudicare la nostra rabbia, colpevolizzarci e forzarci a reprimerla non sono affatto modi per gestirla.
La compassione si.