CONOSCI LA TUA STAKEHOLDER POWER MAP ?
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Potere non è una brutta parola: il potere è la capacità di far succedere le cose, non è solo il "power over" ma il "power to".
Per chiunque navighi dentro un sistema è cruciale comprendere come è fatto il sistema, e quali sono i suoi centri di potere e influenza.
Avere la fiducia di chi ha potere è un tassello chiave per avere a nostra volta influenza.
Dunque costruire la power map della propria organizzazione è molto utile per comprendere quali sono le relazioni da curare maggiormente, e come farlo.
In ogni sistema, i centri di potere "centrali" sono le persone o i gruppi che detengono le risorse e le capacità a cui il sistema riconosce valore.
Non hanno necessariamente più autorità da un punto di vista gerarchico, non si fregiano sempre dei job titles più altisonanti, ma sono capaci di mandare avanti o frenare i progetti, perchè forniscono informazioni o autorizzazioni intermedie rilevanti, o perchè il loro parere pesa in virtù di una credibilità conquistata nel tempo, o perchè creano connessioni tra parti diverse dell'azienda, o tra l'interno e l'esterno.
Nella fretta del lavoro quotidiano, e nella pressione del raggiungere risultati, a volte non ci rendiamo conto di quali siano le relazioni da curare, forse perchè le percepiamo lontane da noi, poco collegate al nostro lavoro e alle "cose da fare". Finchè un giorno magari la loro importanza si palesa, e non per il meglio.
Non è nemmeno detto che sappiamo come curare queste relazioni, perchè ci possono essere modalità molto diverse, più o meno formali, e non ci siamo mai soffermati abbastanza a valutare tutte le alternative, da quelle più easy a quelle più elaborate.
E non è infine nemmeno detto che vogliamo farlo: forse non ci viene naturale, ci costa fatica, ci mette a disagio, non lo consideriamo davvero importante, non ci pare etico....
Ma prima di arrivare al come, possiamo iniziare dal chi, e a tal proposito ecco alcune domande a cui rispondere:
Chi ha potere sul mio lavoro?
chi, guardando il sistema azienda, ha la facoltà di facilitare o frenare ? chi può essere un alleato ? chi persegue obiettivi contrastanti rispetto ai miei ? chi possiede informazioni a cui ho bisogno di accedere ?....
Chi ha potere in senso lato in azienda?
A cosa viene dato più valore nella tua azienda ?
Chi possiede più controllo su ciò a cui l'azienda dà valore ?
Come rispondere a queste domande?
Forse siamo perfettamente in grado di farlo da soli, ma è indubbiamente utile confrontarci con altri, perchè è inevitabile che la nostra visione sia parziale o fallata e sporcata da Bias. E a chi rivolgersi per costruire la Mappa?
Persone nella nostra stessa scala gerarchica funzionale.
Persone lontane da noi, di altre funzioni e di più alto livello gerarchico.
Persone esterne.Ma con l'analisi del Potere il lavoro di conoscenza del sistema di relazioni di cui dobbiamo occuparci non è finito.
Per chiunque navighi dentro un sistema è cruciale comprendere come è fatto il sistema, e quali sono i suoi centri di potere e influenza.
Avere la fiducia di chi ha potere è un tassello chiave per avere a nostra volta influenza.
Dunque costruire la power map della propria organizzazione è molto utile per comprendere quali sono le relazioni da curare maggiormente, e come farlo.
In ogni sistema, i centri di potere "centrali" sono le persone o i gruppi che detengono le risorse e le capacità a cui il sistema riconosce valore.
Non hanno necessariamente più autorità da un punto di vista gerarchico, non si fregiano sempre dei job titles più altisonanti, ma sono capaci di mandare avanti o frenare i progetti, perchè forniscono informazioni o autorizzazioni intermedie rilevanti, o perchè il loro parere pesa in virtù di una credibilità conquistata nel tempo, o perchè creano connessioni tra parti diverse dell'azienda, o tra l'interno e l'esterno.
Nella fretta del lavoro quotidiano, e nella pressione del raggiungere risultati, a volte non ci rendiamo conto di quali siano le relazioni da curare, forse perchè le percepiamo lontane da noi, poco collegate al nostro lavoro e alle "cose da fare". Finchè un giorno magari la loro importanza si palesa, e non per il meglio.
Non è nemmeno detto che sappiamo come curare queste relazioni, perchè ci possono essere modalità molto diverse, più o meno formali, e non ci siamo mai soffermati abbastanza a valutare tutte le alternative, da quelle più easy a quelle più elaborate.
E non è infine nemmeno detto che vogliamo farlo: forse non ci viene naturale, ci costa fatica, ci mette a disagio, non lo consideriamo davvero importante, non ci pare etico....
Ma prima di arrivare al come, possiamo iniziare dal chi, e a tal proposito ecco alcune domande a cui rispondere:
Chi ha potere sul mio lavoro?
chi, guardando il sistema azienda, ha la facoltà di facilitare o frenare ? chi può essere un alleato ? chi persegue obiettivi contrastanti rispetto ai miei ? chi possiede informazioni a cui ho bisogno di accedere ?....
Chi ha potere in senso lato in azienda?
A cosa viene dato più valore nella tua azienda ?
Chi possiede più controllo su ciò a cui l'azienda dà valore ?
Come rispondere a queste domande?
Forse siamo perfettamente in grado di farlo da soli, ma è indubbiamente utile confrontarci con altri, perchè è inevitabile che la nostra visione sia parziale o fallata e sporcata da Bias. E a chi rivolgersi per costruire la Mappa?
Persone nella nostra stessa scala gerarchica funzionale.
Persone lontane da noi, di altre funzioni e di più alto livello gerarchico.
Persone esterne.Ma con l'analisi del Potere il lavoro di conoscenza del sistema di relazioni di cui dobbiamo occuparci non è finito.
Allo scopo di costruire la nostra strategia di influenza, non è rilevante solo la variabile del Potere, ma anche quella dell'Interesse: le persone potrebbero avere un Alto Potere, ma un Basso interesse verso di noi e il nostro lavoro, perchè ci percepiscono lontani dalla loro sfera di attività, oppure troppo tecnici. Sapere questo ha un impatto sul tipo di relazione che vogliamo / possiamo costruire con loro.Se mettiamo insieme Potere e Interesse, appare una mappa molto interessante, descritta nell'illustrazione di stakeholdermap.comQuale strategia adottare con figure che stanno in quadranti diversi?
Quadrante in alto a destra: Relazione stretta
Sono centri di potere centrali, con la capacità di far succedere o bloccare le cose, e hanno molto interesse nel nostro lavoro, perchè sono profondamente intrecciati con noi.
Teniamoli informati sulle nostre attività; coinvolgiamoli nelle nostre riflessioni e decisioni; mostriamo interesse e curiosità verso le loro strategie, problematiche, priorità; offriamo collaborazione e aiuto.
Queste relazioni vanno curate bene, dedicando la porzione più grande del nostro tempo e della nostra attenzione. Qui i Pilastri della Fiducia vanno attivati e manutenuti tutti !
Quadrante in Alto a Sinistra: Soddisfare i loro Bisogni
Sono centri di potere centrali, con la capacità di far succedere o bloccare le cose, ma hanno poco interesse nel nostro lavoro, perchè sono poco intrecciati con noi nell'operatività quotidiana.
Mostriamo interesse verso le loro strategie, problematiche e priorità; offriamo collaborazione e aiuto; informiamoli in modo più saltuario, teniamoli nel loop .
In sostanza, teniamo attivo il canale del confronto e della richiesta di info, ma non attiviamolo troppo, per non annoiarli. Quadrante in Basso a Destra: Tenere informati
Sono centri di poco potere, ma sono figure intrecciate con noi, o perchè subiscono gli impatti delle nostre decisioni, o perchè forniscono informazioni e supporto.
Potremmo avere la tentazione di non occuparcene troppo, perchè non hanno grande potere, ma la loro collaborazione e il loro supporto può essere cruciale, e la loro disconnessione pericolosa.
Se si mantiene attivo un buon livello di scambio di informazioni, aggiornamento reciproco anche informale, si tesse una rete di aiuto e confronto molto preziosa, specialmente nelle situazioni urgenti.
Non investiremo qui la maggior fetta del nostro tempo, ma dovremo comunque sempre riconoscere che si tratta di relazioni da manutenere con regolarità.Quadrante in Basso a Sinistra: Dedicare poco Tempo
Parrebbe ovvio, eppure se guardiamo alle nostre giornate potremmo renderci conto che forse una porzione inopportuna del nostro tempo è dedicato a figure di questo quadrante, anche solo per la piacevolezza delle relazioni, o per abitudini che vengono dal passato.
Non sto certo dicendo che l'intera impalcatura delle nostre relazioni deve essere improntata all'utilitarismo.
Sto invitando però a guardare con occhio critico se, per facilità, comodità o abitudine, dedichiamo forse troppa attenzione, tempo e reattività a figure che sono meno cruciali per noi. E siccome il tempo e l'energia non sono infinite, e ciascuno ha la propria soglia, sarebbe bene non arrivare a fine giornata spompi e senza aver curato nemmeno un rapporto davvero importante per la nostra credibilità e capacità di influenza.
La capacità di Influenza è centrale, in azienda e non solo, e passa non solo per un lavoro di analisi, ma anche di messa in atto di comportamenti che forse non ci vengono naturali: capire le cose è un conto, farle un altro.
Se ci rendiamo conto che il "come" curare le relazioni è un'area grigia o confusa per noi, farsi supportare da un coach o da un mentore o da colleghi supportivi e abili è molto utile.
Sono centri di potere centrali, con la capacità di far succedere o bloccare le cose, ma hanno poco interesse nel nostro lavoro, perchè sono poco intrecciati con noi nell'operatività quotidiana.
Mostriamo interesse verso le loro strategie, problematiche e priorità; offriamo collaborazione e aiuto; informiamoli in modo più saltuario, teniamoli nel loop .
In sostanza, teniamo attivo il canale del confronto e della richiesta di info, ma non attiviamolo troppo, per non annoiarli. Quadrante in Basso a Destra: Tenere informati
Sono centri di poco potere, ma sono figure intrecciate con noi, o perchè subiscono gli impatti delle nostre decisioni, o perchè forniscono informazioni e supporto.
Potremmo avere la tentazione di non occuparcene troppo, perchè non hanno grande potere, ma la loro collaborazione e il loro supporto può essere cruciale, e la loro disconnessione pericolosa.
Se si mantiene attivo un buon livello di scambio di informazioni, aggiornamento reciproco anche informale, si tesse una rete di aiuto e confronto molto preziosa, specialmente nelle situazioni urgenti.
Non investiremo qui la maggior fetta del nostro tempo, ma dovremo comunque sempre riconoscere che si tratta di relazioni da manutenere con regolarità.Quadrante in Basso a Sinistra: Dedicare poco Tempo
Parrebbe ovvio, eppure se guardiamo alle nostre giornate potremmo renderci conto che forse una porzione inopportuna del nostro tempo è dedicato a figure di questo quadrante, anche solo per la piacevolezza delle relazioni, o per abitudini che vengono dal passato.
Non sto certo dicendo che l'intera impalcatura delle nostre relazioni deve essere improntata all'utilitarismo.
Sto invitando però a guardare con occhio critico se, per facilità, comodità o abitudine, dedichiamo forse troppa attenzione, tempo e reattività a figure che sono meno cruciali per noi. E siccome il tempo e l'energia non sono infinite, e ciascuno ha la propria soglia, sarebbe bene non arrivare a fine giornata spompi e senza aver curato nemmeno un rapporto davvero importante per la nostra credibilità e capacità di influenza.
La capacità di Influenza è centrale, in azienda e non solo, e passa non solo per un lavoro di analisi, ma anche di messa in atto di comportamenti che forse non ci vengono naturali: capire le cose è un conto, farle un altro.
Se ci rendiamo conto che il "come" curare le relazioni è un'area grigia o confusa per noi, farsi supportare da un coach o da un mentore o da colleghi supportivi e abili è molto utile.
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